Osservazioni ed impressioni sulla situazione nel Nagorno Karabak

(ASI) Caro direttore, le vorrei raccontare dell'impressione avuta ieri quando partito da Goris, in Armenia, mi sono spostato a Stefanakert, nel Nagorno Karabak, la nota repubblica armena situata in terriitorio azero assurta agli onori delle cronache ultimamente.

Inizialmente l'atmosfera sembrava quella di fredda e calcolata attesa delle mosse dell'altro per una mancata escalation a seguito dei cruenti scontri di circa un mese fa, i quali portarono, com'e' risaputo, alla morte di circa una trentina di soldati in maggioranza armeni.In effetti questo sarebbe stato un ottimo 'casus belli' affinche', col pretesto della Regione contesa, si facesse sentire la pressione occidentale a Putin il quale da pochi giorni aveva dichiarato l'Armenia proprio alleato strategico... Ma probabilmente l'appuntamento e' stato solo rimandato... Anche se intanto la Tuchia gia' si augura la minor perdita di vittime all'Azerbaejan...
Per alcune vicissitudini, dovendo lasciare verso la mezzanotte l'indirizzo dichiarato alle autorita', mi trovavo a percorrere il vialone centrale della citta'. Ben presto ho potuto verificare che i numerosi passanti incrociati non erano civili ma poliziotti o militari in borghese, le uniche macchine che attraversavano il vialone erano volanti della polizia militare o jeeep militari di cui durante il giorno non ne avevo notato la presenza e le uniche luci accese a tutti i piani erano quelle di una caserma militare prospicente il vialone. La zona e' quindi sotto rigido presidio e l'atmosfera pare quella del coprifuoco. Avevo trovato fortunosamente un albergo con una camera disponibile e individuato un gruppuscolo di civili chiedo loro informazioni mostrando il foglietto con l'indirizzo scritto in armeno. Siccome la formalita' di accesso nell'Artsak prevede l'ingresso senza visto ma la presentazione presso l'autorita' per il suo ottenimento con la comunicazione del domicilio temporaneo, mi chiedono in inglese (cosa non comune da queste parti) se ero stato al Ministero degli Esteri e uno di loro pretende seccamente il passaporto. Chiedo se questi sia un'autorita' per farmi una richiesta simile e di mostrarmi a sua volta un distintivo... Per farla breve entrambi tiriamo fuori i nostri document e spiegato il motivo del mio trasferimento mi accorgo che altre coppie di uominii su di un'ampia piazza si erano in sincrono voltate nella nostra direzione per osservarci attentamente.
La situazione a quanto sembra e' per il momento sotto stretto controllo militare, nonostante non se ne senta ancora la necessita' di farne sentire la pressione psicologica alla popolazione locale. Gli alberghi a quanto ho avuto modo di appurare da testimonianze spontanee sono stati in parte occupati per ragioni di sicurezza da numerose famiglie provenienti da Mardakert la citta' piu' vicina alla zona degli scontri a fuoco che nel frattempo continuano....

Max

 

 

 

 

 

 

 

 

 

==============================================

* Nota, ASI precisa: la pubblicazione di un articolo nelle lettere in redazione  non ne significa necessariamente la condivisione dei contenuti. Essi - è bene ribadirlo -  rappresentano pareri, interprestazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Per quanto riguarda questo articolo, la responsabilità è di chi  ci ha fornito il contenuto.  Il nostro intento è di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, invitiamo i lettori ad approfondire sempre l'argomento trattato e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione.

Continua a leggere