Dibattiti. Outing: viva Tony Blair abbasso Santanchè

(ASI) Che Assad a Rainews24 indichi nei soli Stati Uniti il dio creatore dell'Isis, è assolutamente ovvio: sommerso da una valanga di calunniosa disinformazione per anni, il legittimo Presidente della Siria – che

peraltro gliele ha spesso cantate a Israele, da cui rivendica dal 1967 la dovuta restituzione del Golan – Assad sta risorgendo al ruolo di Capo di stato grazie all'aiuto e alla determinazione dell'alleato iraniano e della Russia di Putin. Così sia, dunque, e sempre che la traduzione dell'intervista non sia stata imprecisa.

Ma che lo stesso silenzio sul ruolo di Israele nell'azione dell'ISIS sia fatto proprio da altri politici e da certi opinionisti e intellettuali è – oggi soprattutto – scandaloso. Così Giulietto Chiesa e il solito Noam Chomsky fanno gli antiamericani e basta, rifiutandosi di vedere dietro la strategia del caos e del grande terrorismo stragista che attraversa tutta la storia dell'ultimo quarto di secolo il ruolo di Israele, un ruolo attivo e stradocumentato dalle reti mediatiche transazionali e dalle grandi testate giornalistiche. Quanto alla Santanché ieri sera a La Gabbia, si è riproposta con la stessa filosofia antislamica che già dimostro' una quindicina di anni fa in occasione di un dibattito televisivo con rappresentanti della comunità islamica: "Maometto era un pedofilo" se ne uscì. Grande la Santanché! Grandissima nel pieno della politica 'proaraba' di Berlusconi, anni prima che Gheddafi fosse assassinato. A suo tempo così: ieri sera la stessa Santanché se ne uscita con un'altra battuta storica: "Sono certa che non tutti gli islamici sono terroristi, ma è vero che tutti i terroristi sono islamici". Ma è così sicura, nel suo odio fallaciano contro l'Islam, la difensora numero uno di Berlusconi nel dire una cosa del genere? Chi sono i circa 6000 foreign fighters che hanno avviato loro, e non gli oppositori di Assad, la sanguinosa guerra siriana? E chi è Al Baghdadi? Secondo l'Iran di Rohani, il capo califfo dell'ISIS sarebbe un agente del Mossad (o sarebbe stato, per alcune fonti è morto), un sionista targato Israele. Questa notizia è falsa? Ed è falsa perché opinionisti epolitici e giornalisti, o non l'hanno mai ripresa, o non la diffondono in questi giorni? No, non è così: al contrario la notizia va presa in seria considerazione perché da notizie acclarate da testate come El Pais, il New York Times, il Corriere, Il Giorno, Rainews e così via, risulta, per mera sintesi di una sequela di fatti, un intero filone islamico targato Mossad: Kosovo, Cecenia, Bosnia, una parte dei Curdi, Darfur, Al Qaeda.

Ma perché è scandalosa "soprattutto oggi" l'omissione di un possibile fattore Israele nell'attentato di Parigi, sia pure come problema aperto? Semplice: l'onda Putin prima, e poi quella di Hollande (quali ne siano i successivi sviluppi) sta aprendo il vaso di Pandora del terrorismo stragista targato ISIS, e sta aprendo certe gabbie mediatiche e certi uffici giudiziari fin qui riverenti oltre ogni limite nei confronti degli innominabili: così – e non entro nel merito giuridico della vicenda – una procura spagnola starebbe pensando all'incriminazione di Netanyahu per l'assalto alla flottilla turca di anni fa; e fonti dell'intelligence brItannica confessano di aver armato e finanziato l'ISIS. Sprazzi di outing che possono cessare all'improvviso ma potrebbero anche continuare - questo dipende da ciascuno di noi - ad imitazione della encomiabile confessione di Tony Blair alla Commissione parlamrntare inglese di anni fa: la guerra del 2003 fu concordata, disse l'ex premier, assieme a ufficiali israeliani. Viva Blair, abbasso Santanché e tutti gli opinionisti dimezzati che non assumono quanto meno come problema aperto – perché qualche TV nazionale non mi intervista o non mi coinvolge in un dibattito? Ah già, sono 'negazionista', e dunque non posso più entrare in uno studio di Rainews 24! – il 'fattore I' nelle 'complesse' vicende del terrorismo transnazionale dell'ultimo quarto di secolo.

Claudio Moffa

 

 

 

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