Prove di abbandono dei caselli autostradali anche in Autovie Venete

(ASI) "Dopo i casi di BREBEMI, CAV e Autostrade dei Parchi anche Autovie Venete sperimenta, in sordina, la gestione delle stazioni senza presidio.

Ricordiamo che le società Autostradali gestiscono un bene pubblico (le autostrade) che lo Stato concede in concessione, attraverso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a varie tipologie di soggetti (pubblici e/o privati).
Recentemente la Struttura di Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali, organo di controllo del Ministero, si era espresso in modo molto chiaro in merito al "presidio fisico" dei caselli autostradali. Il Ministero disponeva che tutti i caselli autostradali venissero presidiati fisicamente nell'arco delle 24 ore da personale addetto all'esazione o da lavoratori appositamente formati, i quali devono essere in grado di intervenire in tutti i casi di disservizio all'utenza, per le situazioni di emergenza o per la corretta gestione dei trasporti eccezionali.
Alcune autostrade avevano attivato comportamenti difformi e per questo erano state richiamate dal Ministero, la cosa, alla fine è arrivata sul tavolo del TAR del Lazio che dovrà esprimersi su questa interessante questione.
Singolare che chi opera attraverso una concessione si rifiuti di seguire le indicazioni del proprietario del bene in oggetto, proprietario che tenta di tutelare gli interessi dei cittadini-utenti e dei lavoratori.
Recentemente un'episodio di mancato presidio è accaduto anche in Autovie (società partecipata al 74,5% dalla Regione FVG attraverso la propria controllata Friulia) infatti il casello di San Giorgio di Nogaro è rimasto per alcune ore privo di personale dedicato in quanto l'Azienda non ha sostituito il lavoratore che non ha potuto presentarsi in servizio in spregio degli accordi sindacali aziendali e alle disposizioni del Ministero. A nulla sono valse le lamentele delle tre sigle sindacali più rappresentative in Azienda, ovvero CGIL, SLA e UGL, che ha chiesto un'immediato incontro con i vertici dell'azienda per avere spiegazioni sull'accaduto. L'Azienda non ha nemmeno convocato le parti facendo finta di nulla. Da sindacalisti ma anche da cittadini di questa regione ci chiediamo se sia corretto che un'azienda che si appresta a chiudere un bilancio da record (oltre 35 milioni di euro di utile) e che non manca occasione per porre in evidenza, su stampa e giornali, competenza e qualità nei servizi erogati possa lasciare una stazione autostradale priva di personale idoneo per lucrare sul personale a discapito dell'utenza. Fortunatamente non è accaduto nulla di grave ma certo che se un mezzo di soccorso (es. un'ambulanza in emergenza) o un utente avessero avuto dei gravi problemi in uscita (non è raro che qualche cassa automatica trattenga il bancomat o la carta di credito oppure un malore) nessuno avrebbe potuto intervenire in tempi brevi. Crediamo che la politica regionale debba interrogarsi sul comportamento in contrasto con le disposizioni dello Stato di una sua controllata, controllata che paradossalmente ha proprio bisogno dell'impegno dello Stato per portare a termine quel tanto agognato passaggi a società "in house" che tanto sarebbe utile per continuare ad esistere (proroga della Concessione)

Segreteria Territoriale SLA-CISAL Michele Mauro
Segreteria Provinciale di Gorizia FILT-CGIL Sasa Culev
Segreteria Territoriale UGLTRASPORTI Ezio Tacus

===================

*ASI precisa: la pubblicazione delle lettere in redazione non significa necessariamente condivisione dei contenuti delle stesse, che lo ribadiamo: rappresentano pareri e posizioni esclusivamente personali,  per cui ASI declina ogni responsabilità.  Il nostro intento è di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, invitiamo i lettori ad approfondire sempre l'argomento trattato e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione.

Continua a leggere