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Istat: Contratti collettivi e retribuzioni contrattuali

(ASI) Secondo quanto reso noto in un comunicato dall'Istituto nazionale di statistica, alla fine di aprile 2012 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica corrispondono al 70,5% degli occupati dipendenti e al 66,6% del monte retributivo osservato.

Nel mese di aprile l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie registra un incremento dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell'1,4% rispetto ad aprile 2011. Nella media del periodo gennaio-aprile 2012 l'indice è cresciuto, rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, dell'1,4%.

Con riferimento ai principali macrosettori, ad aprile le retribuzioni orarie contrattuali registrano un incremento tendenziale dell'1,9% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.

I settori che ad aprile presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (2,9%), chimiche e telecomunicazioni (2,7% per entrambi); energia e petroli ed estrazione minerali (2,6% in entrambi i settori). Si registrano, invece, variazioni nulle per l'agricoltura, per il settore degli alimentari bevande e tabacco e per tutti i comparti della pubblica amministrazione.

Ad aprile, tra i contratti monitorati dall'indagine, sono stati ratificati gli accordi per i dipendenti del credito e delle assicurazioni.

Alla fine di aprile la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 29,5% nel totale dell'economia e dell'8,2% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è, in media, di 29,1 mesi per l'insieme degli occupati e di 33,2 mesi per il settore privato.

 

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