(ASI) Non sembrano risollevarsi le borse europee dal profondo stato di crisi. Dopo i dati relativi alla produzione industriale tedesca, che a novembre ha segnato un calo mensile dello 0,6%, i mercati finanziari europei sembrano essere sempre più affossati dal crescente spread.
Dati preoccupanti anche per l'Italia che, dopo il crollo di Unicredit, vede i propri mercati in forte affanno rispetto alla aspettative europee. Il famigerato spread italiano, ovvero il differenziale tra i Btp e i titoli di Stato tedeschi, è salito oggi a 530, a soli 36 punti in meno rispetto al'esecutivo di Berlusconi.