Ue, Italia fanalino di coda per crescita Pil. Moscovici: "Sforzi pari a zero"

(ASI) - Dopo la crescita registrata nel 2017, in questo anno l'economia italiana continuerà a crescere con lo stesso valore e cioè dell’1,5%, per poi rallentare nel 2019 con solamente l’1,2%.

Sono queste le previsioni della Commissione Europea riguardo al Pil del nostro paese. "Nel 2018, presupponendo che non ci saranno ulteriori cambiamenti di politiche, il deficit italiano scenderà a 1,7%, sostenuto dalla crescita economica e da alcune misure contenute nel bilancio 2018 e resterà a 1,7% anche nel 2019, sempre se non ci saranno cambiamenti di policy ed escludendo le clausole sull'aumento dell'Iva”, lo scrive la Commissione Europea. “Il rapporto debito/Pil ha raggiunto il suo picco nel 2017, a 131,8%, anche a causa del sostegno alle banche, e progressivamente scenderà a 130,7% nel 2018 e 129,7% nel 2019, principalmente come risultato di una crescita più forte del Pil nominale". Il Pil italiano resta però un punto sotto alla media europea.
Dure le parole del commissario agli affari economici Pierre Moscovici: “Gli sforzi fatti dall'Italia per il 2018 sono pari a zero, questi sono fatti che emergono dalle nostre previsioni. Mantengo la speranza che l'Italia resti al centro della zona euro e che continui a rispettare le regole che tutti abbiamo concordato". Ha inoltre aggiunto un ‘No comment’ riguardo alla politica italiana.

L'Italia resta in ultima posizione per quanto riguarda la crescita del Pil, la più bassa dei 28 Paesi membri assieme a quella del Regno Unito, che però uscirà a breve dall’Europa. La più alta è quella di Malta (5,8% nel 2018 e 5,1% nel 2019) seguita dall’ Irlanda (5,7% e 4,1%).

Infine per quanto riguarda il mercato del lavoro italiano l’occupazione crescerà anche beneficiando degli sgravi di tre anni per l’assunzione di giovani lavoratori, con la disoccupazione che scenderà a 10,8% nel 2018 e a 10,6% nel 2019.

 

 

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

 

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