Commercio, Federconsumatori: "Consumi ancora fermi. Stavolta i dati dell’Istat confermano i nostri dubbi"

Ora è necessario ripartire dalla ripresa dell’occupazione.

consumigiu(ASI) “Le vendite al dettaglio ancora non decollano”. Così esordisce la nota dell’Istat sul commercio, che conferma i nostri dubbi relativi alle precedenti stime che affermavano una ripresa consolidata.

Purtroppo, come conferma oggi anche l’Istituto Nazionale di Statistica, a luglio le vendite al dettaglio si attestano al -0,2%.

“Un dato che ci riporta bruscamente di fronte alla dura realtà che il Paese ancora vive, aggravata dal preoccupante stallo del mercato del lavoro.” – dichiara Emilio Viafora, Presidente di Federconsumatori.

Le prospettive per i prossimi mesi non lasciano intravedere spiragli positivi in tal senso: l’aumento della disoccupazione, unito alla crescita dei prezzi, erode sempre più i redditi delle famiglie.

Come da tempo non ci stanchiamo di sottolineare, infatti, sono frequenti i casi in cui genitori e nonni sono costretti a sostenere figli e nipoti disoccupati, con un aggravio di circa 450 Euro al mese, secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori.

Una situazione che si protrae da troppo tempo e che richiede risposte immediate, attraverso una seria azione per il rilancio del mercato del lavoro e per il sostegno al reddito in caso di cessazione del lavoro o disoccupazione.

E’ urgente intervenire per risollevare la domanda interna, rilanciando l’occupazione e proiettando la nostra economia verso una nuova fase di crescita.

Al Governo chiediamo, quindi, di pianificare interventi per il rilancio occupazionale di carattere strutturale, che superino la logica dei bonus, ma agiscano attraverso un taglio delle tasse sul lavoro. È inoltre indispensabile, in tal senso, avviare un piano di investimenti per la ricerca, lo sviluppo e la modernizzazione delle infrastrutture e per la valorizzazione dell’offerta turistica".

Continua a leggere