Industria, Federconsumatori e Adusbef: "Segnali incoraggianti, che il Governo deve cogliere per aprire una nuova e necessaria fase di sviluppo"

industriaitaliana(ASI) Aumenta la produzione industriale a dicembre: +1,4% rispetto al mese precedente, +3,4% rispetto allo stesso mese del 2015. “Continuano a giungere segnali incoraggianti, che il Governo dovrebbe valorizzare, cogliendo questo momento positivo per lanciare politiche dedicate alla ripresa occupazionale.” - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

"Da troppi anni il nostro sistema economico è attanagliato in una crisi che non lascia intravedere spiragli di miglioramento, né prospettive future.

È ora di intervenire, dando la massima priorità ad interventi che restituiscano lavoro e con esso dignità e speranze ai cittadini, specialmente ai giovani.

La disoccupazione giovanile in crescita recentemente registrata dall’Istat è un campanello di allarme, un segnale da contrastare.

Sono ancora troppi i giovani che riescono a mantenersi solo grazie al sostegno economico di genitori, nonni, parenti, con un onere a carico delle famiglie che abbiamo calcolato pari a circa 450 Euro al mese.

Il nostro Osservatorio ha calcolato che se il tasso di disoccupazione si attestasse al 6% (livello pre-crisi, ancora eccessivo a nostro parere) la capacità di acquisto delle famiglie aumenterebbe di circa +40 miliardi di Euro l'anno.

Da tale analisi emerge chiaramene come un intervento per il rilancio dell’occupazione è prioritario al fine di dare nuovo impulso alla domanda interna.

Intervento che si deve realizzare attraverso lo stanziamento di investimenti e risorse alla ricerca, allo sviluppo tecnologico, alla ricerca, alla modernizzazione, alla realizzazione di infrastrutture, alla messa in sicurezza antisismica, nonché alla valorizzazione dell'offerta turistica.

Ma soprattutto è indispensabile evitare categoricamente ogni misura ulteriormente depressiva, a partire dall’aumento delle accise sui carburanti che, stando alle ipotesi circolate in questi giorni, comporterebbero ricadute di circa +28 Euro annui a famiglia".

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