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Disoccupazione: tra i giovani arriva al 8,6%

 

(ASI) Dai dati dell’Istat emerge, non è una novità, un dato allarmante dai dati che riguardano la disoccupazione. Questa è pari all'8,6%, per il terzo mese consecutivo. Rispetto al 2010 dello stesso mese si è registrata una crescita dello 0,2%. Un altro dato desolante, il tasso di disoccupazione giovanile che ha raggiunto il dato record (dal gennaio 2004) del 29,4% con un aumento dello 0,5% rispetto al mese precedente (28,9%). Il 2,8% rispetto a gennaio 2010 (26,6%).

Le fasce inattive che comprende soggetti tra i 15 e i 64 anni, rileva l'Istat, sono aumentati dello 0,5%. In numeri circa 80 mila unità.

All’inizio del nuovo anno gli occupati sono 22.831 mila unità, con una diminuzione dello 0,4% (-83 mila unità) rispetto a dicembre 2010. Confrontando i dati con l’anno precedente l'occupazione è in calo dello 0,5% (-110 mila unità). Questi dati prendono in esame sia la componente maschile sia quella femminile.

Prendendo in esame coloro che hanno un lavoro, il tasso di occupazione è del 56,7%, lo 0,2 in meno.

A gennaio 2010 con un 0,4 punti in meno.

La disoccupazione giovanile ma anche in senso generale è di sicuro il problema più grave e sentito in Italia.

Un giovane su tre è disoccupato. Da una recente intervista del ministro Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, il problema è più "strutturale e legato all'eccesso di rigidità del mercato del lavoro italiano che riguarda gli occupati e spesso l'inefficienza della formazione. La non efficienza della scuola e dell'università – continua il ministro - portano a prolungare i tempi di attesa che si traducono in disoccupazione o inoccupazione, cioè la gente che non cerca e non lavora. Il nostro mercato del lavoro non funziona ancora bene".

L'opposizione compatta si scaglia contro il governo. Il responsabile economia e lavoro del Pd Stefano Fassina in una nota dice: ''Record di disoccupazione giovanile, record di disoccupazione nel Sud, record di cassa integrazione, record di recessione, record di anemia nella ripresa, record di inflazione, record di pressione fiscale. Il governo Berlusconi-Bossi-Tremonti è, indubbiamente, il governo dei record. Quanti altri record disastrosi dobbiamo raggiungere prima di aprire una stagione di riforme?'' continua la nota di Fassina.

Durissimo anche il giudizio di Italia dei Valori che tramite una nota del Senatore Felice Belisario dice: ''Ancora una volta, sono i giovani, inoccupati o con contratto precario, a pagare il prezzo più alto della crisi.

Questa maggioranza continua a governare all'insegna dell'ottimismo – continua Belisario - disinteressandosi delle fabbriche che chiudono, dei lavoratori che perdono il posto, dei precari che vivono di stenti e men che meno dei giovani senza prospettive. Sono questi i problemi del Paese reale. Altro che legge sull'intercettazioni e processo breve, che servono solo a favorire il Presidente del Consiglio''.

 

Davide Caluppi- Agenzia Stampa Italia

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