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Istat: in incremento il commercio estero

(ASI) L'Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di dicembre 2010 le esportazioni totali sono aumentate del 21,2 per cento in relazione allo stesso mese dell’anno precedente, con un andamento più vivace sui mercati Ue (più 23 per cento).

Le importazioni registrano un incremento superiore, pari al 31,5 per cento, derivante soprattutto da una crescita del 48,4 per cento dei flussi dai paesi extra Ue. A dicembre 2010 il disavanzo commerciale è risultato pari a 2,7 miliardi di euro, mentre era stato di 138 milioni a dicembre 2009.

Le dinamiche congiunturali dei flussi, misurate dai dati destagionalizzati, evidenziano a dicembre 2010, rispetto al mese precedente, un incremento dell’1,1 per cento per le esportazioni, con intensità diverse per le due aree di sbocco (più 1,3 per cento per i paesi Ue e più 0,8 per cento per i paesi extra Ue) e un aumento leggermente più sostenuto per le importazioni (più 1,5 per cento), dove si segnala il maggiore incremento dai mercati extra Ue (più 3 per cento). Negli ultimi tre mesi, rispetto al trimestre precedente, le esportazioni crescono del 3,7 per cento, con una crescita più sostenuta verso i paesi Ue (più 5 per cento), mentre le importazioni aumentano del 5,3 per cento, con un aumento più accentuato per i paesi extra Ue (più 7 per cento).

Nel 2010 le esportazioni sono aumentate del 15,7 per cento, con una dinamica più vivace verso i paesi extra Ue (più 16,7 per cento). Le importazioni registrano un aumento superiore, pari al 22,6 per cento (più 29,8 per cento per l’area extra Ue). Nel confronto con il 2007, anno di maggiore espansione del commercio con l’estero, si evidenzia un sostanziale recupero dei valori a prezzi correnti: le esportazioni e le importazioni nel 2010 rappresentano rispettivamente il 92,5 e il 97,7 per cento dei flussi nel 2007. Più contenuto è il recupero dei volumi scambiati: le esportazioni e le importazioni rappresentano rispettivamente l’84,3 e l’87,6 per cento dei relativi volumi nel 2007. Permane un divario, rispetto ai volumi del 2007, pari a meno 15,7 per cento per le esportazioni e meno 12,4 per cento per le importazioni. Il confronto fra i valori destagionalizzati dell’ultimo trimestre 2010 con i massimi del primo trimestre 2008 per le esportazioni e del secondo trimestre 2008 per l’importazioni, rileva un divario di meno 8,2 per cento per le vendite estere e di meno 0,2 per cento per le importazioni. Il deficit commerciale, nel 2010, è notevolmente più ampio di quello del 2009 (meno 27,3 rispetto a meno 5,9 miliardi). Al netto di petrolio greggio e gas naturale si registra un avanzo di 25,1 miliardi rispetto ai 35,1 del 2009.

A dicembre 2010 la crescita dei valori medi unitari è maggiore per le importazioni (più 15 per cento) rispetto alle esportazioni (più 8,6 per cento). Questo maggiore incremento deriva dal forte aumento registrato sui mercati extra Ue (più 22 per cento). Anche per i volumi si registra una variazione superiore per le importazioni (più 14,4 per cento), con un aumento considerevole dei volumi importati dai mercati extra Ue (più 21,7 per cento).

 
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