Scienza: Sensazionale scoperta della squadra (Eso), Proxima b

Proxima b Un pianeta roccioso molto simile al nostro globo terrestre. 

(ASI) Tra tutti i pianeti scoperti finora, eccone uno davvero degno di nota, anche perché distante solo 4.2 anni luce dalla terra (si potrebbe definire quasi dietro l'angolo).
La massa dell' esopianeta in questione, sarebbe simile a quella terrestre (1,3 volte quella del nostro pianeta per la precisione) e si muoverebbe lungo un’orbita a 7 milioni di chilometri dalla sua stella (che equivale al 5 per cento della distanza Terra-Sole), completando un giro in 11,2 giorni.


Il pianeta secondo esperti astrofisici, avrebbe potenzialmente caratteristiche adatte ad ospitare forme di vita, trovandosi nella cosiddetta zona temperata, che renderebbe Proxima b, compatibile con l'esistenza dell'acqua in forma liquida sulla sua superficie.
Ovviamente non vi possono essere certezze, questo è solo uno dei tanti pianeti extrasolari dove potrebbe esserci un processo capace di generare la vita.
Proxima b, ruota attorno ad una delle tre stelle, che compongono il sistema Alpha Centauri ovvero le 3 stelle più vicine al nostro Sistema Solare.
Delle tre stelle, due sono considerate le principali e sono chiamate Alpha Centauri A e B; la terza è una nana rossa ed è chiamata Proxima Centauri, invisibile a occhio nudo, dista quasi 2.000 miliardi di chilometri dalla coppia principale Proxima b o Proxima Centauri come ribattezzato da esperti.
Il pianeta in questione, è stato scoperto da una squadra internazionale di ricercatori (ESO), ed è stato individuato dai telescopi Kepler della Nasa.
Oltretutto è da specificare che anche se il pianeta orbita molto più vicino alla sua stella di quanto Mercurio fa con il Sole, si tratterebbe di un oggetto di gran lunga più debole della nostra stella con il conseguente risultato che Proxima b sia collocato entro i parametri della zona abitabile.
Proxima b, rappresenta una scoperta importante che ha suscitato l’interesse di tutti gli astrofisici ed appassionati, e acquisterebbe una notevole importanza se si scoprisse che l'esopianeta, (l'ultimo che è stato scoperto dopo una serie) per le sue caratteristiche, possa ospitare forme di vita.

Federico Bogna- Agenzia Stampa Italia

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