"Voci periferiche": al "Piccolo Teatro San Paolo" di Roma, uno spettacolo che ribalta il concetto "normale" di periferia
 
eventipinciorm(ASI) Roma -  Al "Piccolo teatro San Paolo" della  storica Basilica, a Roma sulla  Via Ostiense, si è tenuto- con grande partecipazione di pubblico - lo spettacolo "Voci periferiche", dei giovani Simone Villani e Mirko Valeri.    
Uno spettacolo centrato sul valore della musica e della parola ( ad ogni canzone suonata dal musicista Mirko Valeri e la band "I via greve" seguiva un intervento parlato del regista, Simone Villani) come strumenti atti a potenziare lo sviluppo della personalità e le capacità di reazione dell'individuo, aiutandolo a raggiungere, o migliorare, il suo benessere psico-fisico. "Il tutto - spiega la psicologa e psicoterapeuta Roberta Vespignani - nella consapevolezza delle capacità terapeutiche, ormai scientificamente dimostrate, della musica: proprio su quest'assunto si basa l'attività del nostro laboratorio "Cantanti al lavoro", laboratorio innovativo dove la pratica della musica, del canto e  della respirazione consapevole permette di migliorare fortemente lo stato di salute psicofisica, l' umore, la memoria, lo sviluppo cerebrale, la capacità emotiva ed empatica e di espressione personale". 
     Sul palco del "Piccolo teatro",  Valeri ha eseguito una serie di brani di sua composizione,in stile rock e con grande attenzione ai problemi di oggi ( una canzone, ad esempio, è dedicata al tragico caso Cucchi, ora finalmente in approdo a un tribunale).Musiche trascinanti, che hanno catapultato gli spettatori nella difficile realtà contemporanea, e nelle atmosfere di una Roma non dimentica delle sue nobili origini, ma, purtroppo, oggi sempre piu' la Roma dell'inquinamento in piu' sensi, dei traffici illeciti e di "Mafia capitale". Simone Villani, da abile "narratore", ha partecipato con una serie di interventi volti a spiegare nascita e significato del concetto di periferia. Un concetto, non a caso, pressochè assente dalla civiltà antica: e iniziato a formarsi, invece, nell' Europa caotica della Rivoluzione industriale, con la nascita delle prime megalopoli  e la concentrazione appunto nei loro centri della maggior parte delle attività direzionali e delle sorgenti del potere.
  
     Lo spettacolo rientra nelle iniziative patrocinate dal municipio locale, l' XI:dove l' ex-assessore alle Politiche sociali e  giovanili del Municipio, Marina Voudouri ( ora dimessasi per la recente crisi della giunta municipale) da  vari mesi l'aveva inserito tra le iniziative degne di essere patrocinate e sostenute dal Municipio,nel quadro dell' ultimo bando sulle attività ricreative; in sintonia con  l'assessore alla Persona, scuola e comunità solidale di Roma Capitale, Laura Baldassarre. "Abbiamo patrocinato e sostenuto questo speattacolo - spiega l'ex- assessore Voudouri .- in quanto iniziativa fortemente radicata sul territorio, volta a far conoscere la periferia alle altre zone di Roma capitale, e lavorare, al tempo stesso, nella periferia. Con la collaborazione di tante attivissime realtà sociali del nostro territorio, come anzitutto l'associazione "DiversaMente", il Centro diurno anziani fragili, la Consulta municipale per la salute mentale  e associazioni storiche come Alcoolisti Anonimi e la cooperativa "Magliana '80", da fine anni '70 attiva nell'aiuto ai tossicodipendenti"
     "Mirko Valeri & I Via greve!" è una band musicale nata  nel municipio, precisamente alla Magliana, per promuovere la cultura musicale e la fruizione della musica, e  favorire l'integrazione delle persone viventi in realtà di periferia. Per dare un maggior sostegno alla semplice attività didattica utilizzano le competenze psicosociali dell' associazione "APS Diversamente Normale". Questi laboratori musicali - spiega Roberta Vespignani - sono rivolti specialmente a tutte le categorie sociali svantaggiate presenti su territorio: il loro fine non è la performance individuale, ma l'esplorazione, da parte di ogni partecipante, delle sue potenzialità e capacità, e quindi la valorizzazione della autostina e la consapevolezza dei propri talenti". 
Un' iniziativa di cui si auspica un forte sviluppo, con la partecipazione di altre realtà professionali , per la diffusione d'una vera cultura della partecipazione. 
 
Fabrizio Federici        

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