Ricordando Lorenzo, un defibrillatore a EcletticaFest 2014

Sabato 19 luglio al Parco delle Energie di Roma, via Prenestina 175

(ASI) Roma. Serata da non perdere, quella di sabato 19 luglio all’Eclettica Festival 2014 (decima edizione) di Roma: aprirà il cantautore siciliano, Francesco Vannini  (ore 21.00), con una tappa del suo “Dinecessitavirtour 2014”; seguiranno i “Racconti” dell’attore e scrittore romano Ascanio Celestini (ore 22.00);

il comitato “Facciamo ripartire il cuore ONLUS” intitolato a Lorenzo Marcucci, donerà un defibrillatore semiautomatico, parlerà insieme agli artisti di contrasto agli arresti cardiaci improvvisi, raccoglierà fondi per donare defibrillatori e addestrare alla rianimazione cardiopolmonare (ore 23.30).

Il 19 luglio 2012 Lorenzo ci ha lasciato, a 19 anni, per un arresto cardiaco improvviso accaduto in una piscina romana dove era andato a passare qualche ora di svago; non c’era il defibrillatore. Sono passati esattamente due anni. Poco dopo la disgrazia, la mamma, Rossella, ha dedicato a Lorenzo il Comitato perché, se anche solo una vita sarà salvata, dalla sofferenza possa nascere un fiore: ha raccolto fondi, organizzato manifestazioni di sensibilizzazione, donato defibrillatori, addestrato persone comuni alla rianimazione d’urgenza.

 Eclettica, Ascanio Celestini, Francesco Vannini, hanno contribuito con passione allo sviluppo di questa attività, coniugando la cultura del teatro e della musica con la cultura della solidarietà e dell’impegno civile. Il defibrillatore che sarà donato sabato prossimo è un tassello importante del mosaico della prevenzione al quale tutti possiamo e dobbiamo “aggiungerci” intervenendo prontamente prima che arrivino i soccorsi istituzionali.

 “Grazie ad Ascanio, a Francesco, agli organizzatori di Eclettica - ha dichiarato Rossella Lorenzotti, presidente di “Facciamo ripartire il cuore ONLUS Lorenzo Marcucci” - per le emozioni che ci danno con la propria creatività e passione artistica; ma grazie, soprattutto, per il messaggio di fiducia che ci aiutano a trasmettere a tutti; perché tutti possiamo, con un minimo di addestramento, e con l’aiuto di un defibrillatore, salvare una vita, facendo ripartire il cuore”.  

 Gli arresti cardiaci improvvisi - ricorda il Comitato - sono, solo in Italia, oltre 70 mila ogni anno; si salvano appena 2000 persone, spesso con gravi danni cerebrali. Con la rianimazione cardiopolmonare precoce, eseguita da chi si trovi nelle immediate vicinanze della vittima, è possibile aumentare di tre volte la sopravvivenza. Perché non si spiega a tutti cosa fare nelle scuole e nei luoghi di lavoro? In fondo, basta un corso di cinque ore… Dove sono le istituzioni, dove la buona politica?


Redazione Agenzia Stampa Italia

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