Per Gianni Giacomelli San Benedetto e San Francesco sono molto diversi, ma focalizzano la loro proposta di vita proprio lì, nella ricerca incrociata della felicità. “Chissà se è proprio la ricerca della felicità che ha caratterizzato la storia dell’umanità? Ci sono orizzonti che si devono scrutare per trovarla: quelli dove abitano gli altri uomini e quelli dove abita Dio. L’uomo ha cercato insistentemente di fare della propria vita un sorriso interiore ed esteriore. Mai l’uomo si arrende davvero: la ricerca della felicità sembra essere molto meno una scelta consapevole e molto più un modo d’essere naturale dell’uomo. E c’è chi ha capito che ci sono orizzonti che si devono scrutare: quelli dove abitano gli altri uomini e quelli dove abita Dio. Fra di essi San Benedetto di Norcia e San Francesco d’Assisi. Ascoltandoli si comprende come la loro ricerca è così laica e così libera tanto da essere una ricerca più antropologica che religiosa. O forse è di quella religiosità incarnata nell’umano che è la vera novità di Gesù di Nazareth che, non a caso, inizia la sua predicazione chiedendo gioia ai suoi ascoltatori. Benedetto e Francesco sono molto diversi, ma focalizzano la loro proposta di vita proprio lì, nella ricerca incrociata della felicità”. Il presente incontro si colloca in continuità con quelli che il Club ha curato ormai da anni e tratta un tema che è colto, caratterizzato da aspetti sia laici che religiosi ma soprattutto rivolto a tutti in quanto universale.