Per mezzo di quel fare filosofando, di quell'imparare facendo che chiamiamo Pittura, Elisa Zadi, astro nascente e già luminosissimo sull'orizzonte dell'arte italiana contemporanea, cerca attraverso l'autoritratto una verità in se stessa. Dipingendo la tela grazie alla complicità della tela stessa, Elisa non narra, insegue non tanto la verosimiglianza esteriore quanto l'esatta fisionomia di uno stato d'animo, la verità di ciò che è riflesso nelle linee del suo volto. Guardarsi e dipingersi, per esserci: il suo non è narcisismo, né autocelebrazione, ma affermazione del proprio io; lei parte da se stessa, perché è la prima e forse unica cosa che possiede fino in fondo. La ripetizione del soggetto non è ossessione, ma nasce da una necessità profonda: per mezzo dell'arte lei cerca se stessa, per capirsi, per conoscersi, per perdersi nel riflesso di uno sguardo o ritrovarsi nell'intensità di un'emozione scandita dal ripetersi rituale del vissuto quotidiano. Per indagarsi nella luce come nell'ombra, nel mistero della sua psiche. E, alla fine di ogni cosa, per essere.
Marco Palamidessi
Elisa Zadi presenta “ASCENDENZE: il gioco delle attese”
Galleria Nespolo Studio d’Arte 102, via Verona 102, Alessandria (AL)
Inaugurazione: sabato 14 settembre 2013, ore 17