Le prime due sale, adiacenti alla Loggia dei Lanzi (una allestita con marmi ellenistici e l'altra con tre monocromi di Andrea del Sarto), rappresentano l’anello di congiunzione culturale, e allo stesso tempo anticipano, con la pittura della ‘maniera moderna’, le cui opere sono presentate nell'infilata delle successive sette sale e comprendenti opere dello stesso Del Sarto, Rosso Fiorentino, Pontormo, Bronzino e Raffaello.
A queste prime nove stanze se ne aggiungono altre due, affrescate da Luigi Ademollo, che saranno allestite in seguito.
Dopo l'azzurro intenso delle Sale degli Stranieri, e con l’obiettivo di rispettare la bicromia vasariana - il grigio della pietra serena ed il bianco delle pareti -, in queste nuovi ambienti dedicati al Cinquecento fiorentino, è il rosso cremisi di medicea memoria il colore chiamato a caratterizzare visivamente il percorso e i pannelli che celano una parte degli impianti di servizio.