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Cultura. ANSA, un occhio sul nostro presente e sul nostro domani

(ASI) – ROMA Lo sport fa parte della nostra memoria collettiva come ne fanno parte i gli uomini che hanno costruito e ricostruito la nostra patria, ne fa parte come i drammatici fatti di cronaca che hanno segnato con un filo rosso la storia d’Italia dal dopoguerra a oggi, ne fa parte come lo scintillio del cinema e della moda che ci hanno reso grandi nel resto del mondo.


C’è tanto sport nelle immagini raccolte dalla ANSA per la mostra “Fotografandoci”, allestita presso il plesso museale del Vittoriano a Roma, visitabile ancora fino all’11 dicembre 2011.

La mostra racconta la storia dell’Agenzia Nazionale Stampa Associata, nata a Torino prima ancora dell’Unità d’Italia nel 1853 come Agenzia Stefani e che, diventata organo di diffusione e di propaganda durante il regime fascista, nel gennaio 1945 tornò in vita con il nome che oggi tutti riconosciamo come fonte primaria e di massima autorevolezza: l’ANSA appunto.

L’esposizione racconta le sette decadi- dagli anni Quaranta agli anni Duemila- delle quali l’Agenzia è stata testimone e interprete con fotografie, anch’esse storiche, che già da una prima occhiata sanno raccontarci il vissuto immortalato in un solo scatto.

“Come per il notiziario scritto, - scrive il direttore di ANSA Giulio Anselmi - anche per le foto crediamo sia possibile parlare di uno stile ANSA: impegnato a rispettare la realtà senza forzature e senza eccessi di spettacolarizzazione”.

Ogni decade si apre con un viso di donna, un primo piano intenso di chi ha contributo alla caratterizzazione di quegli anni con i suoi gesti, le sue azioni e le sue conquiste. Il primo sguardo di donna che incontri è quello severo di Anna Magnani, passando poi per quello Mina, di Nilde Iotti la prima donna Presidente della Camera dei Deputati, il volto gentile di Rita Levi Montalcini, fino a quello sorridente di Federica Pellegrini eroina sportiva di oggi e speriamo anche di domani.

Lo sport trova infatti un ampio spazio all’interno della mostra, anch’esso scandisce la storia patria come i cambi dei governi o l’avvicendarsi dei papi al soglio pontificio.

Le gesta atletiche hanno sempre rappresentato una certa forma di riscatto per gli italiani, un popolo che letteralmente si ferma quando gioca la nazionale di calcio, e che si sveglia all’alba per seguire una gara che si tiene all’altro capo del mondo.

Non c’erano le dirette streaming nel 1954 quando Lancetti e Compagnoni arrivano in cima al K2, ma c’era l’ANSA che ha fissato quel momento come uno della prime grandi conquiste dell’alpinismo italiano, senza ovviamente dimenticare l’impegno di Walter Bonatti (recentemente scomparso, n.d.r.) per una completa e corretta riscrittura della storia di quella conquista.

I fotografi ANSA erano anche a Città del Messico per i Mondiali di calcio nel 1970, e c’è la foto della partita del secolo “Italia-Germania 4 a 3”, un risultato che va pronunciato tutto di un fiato come se nome delle nazionali e le reti fossero una cosa sola; c’è la foto di Pietro Mennea, duecentometrista con il record del mondo imbattuto fino al 1996. Camminando nel sentiero dei ricordi sportivi si arriva agli anni Ottanta e la magica notte di Madrid quando l’Italia di Bearzot si laureò Campione del Mondo. L’obiettivo di ANSA immortalò le foto della partita ma è un altro lo scatto che scalda ancora i cuori dei tifosi: il Presidente Bertini, Zoff, Causio e il Bearzot che giocano a carte in aereo durante il rientro in Italia.

Gli anni Novanta sono, purtroppo, gli anni delle sconfitte mondiali, gli occhi sgranati di Totò Schillaci si alternano alle lacrime di Baresi e Baggio nel 1994; ci sono però le braccia alzate di Maradona nel 1990 per il secondo scudetto del Napoli e i successi delle Juventus in Champions League a dirci che lo sport italiano è sempre di primo livello.

Negli anni Duemila lo sport è sempre più ricco di vittorie e la risoluzione delle foto migliora con la tecnologia digitale: ecco che insieme al sorriso di Federica Pellegrini, si imprimono nella nostra memoria la cavalcata di Stefano Baldini nella maratona olimpica di Atene 2004, la carriera infinita Armin Zoeggeler, la Coppa del Mondo di calcio sollevata contro il cielo di Berlino, l’irriverenza gloriosa di Valentino Rossi e l’Inter di Mourihno finalmente di nuovo vincente.

Questi e altri sono momenti che si incontrano passeggiando per la mostra “Fotografandoci”, un percorso storico e artistico che ci dice chi siamo e da dove veniamo, e ricordandoci l’occhio di ANSA sarà sempre presente quando un fatto, una persona o una notizia arricchirà la storia italiana.

 

 

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