Il mondo Romano Notari

notari1.g(ASI) Artista unico nel suo genere, Notari riesce a portare la luce ovunque grazie alla sua arte. Arte caratterizzata da un’origine figurativa, mossa da espressività elementare: i toni caldi, il rosso il giallo, l’arancio, diventano aggressivi, con una carica espressiva intensa, che sempre si eleva e si rafforza in se stessa catturando l’osservatore.

 

Il Maestro, nato nel cuore dell’Italia, dà un contributo importante alla generazione dell’arte italiana del dopoguerra, partecipando sin dagli inizi della sua carriera alle più importanti mostre nazionali e internazionali tra cui tre biennali di Venezia, nel 1972, nel ’78 e nel ‘96. Hanno scritto di lui i più importanti critici d’arte contemporanei, tra cui V. Sgarbi, F. Arcangeli, F. Russoli, L. Carluccio, D. Isella, G. Di Genova, D’Averio. Ha ottenuto molti premi, e le sue opere si trovano in numerose collezioni pubbliche e private.

notari1Il mondo Notari è quello dei colori caldi, arancioni, gialli brillanti e rossi profondi, caratterizzano non solo la sua pittura: sono i colori stessi della sua anima. Tutto intorno a lui è calore, ha progettato la sua Casa Museo in Umbria, a Campello sul Clitunno, nei pressi di Spoleto, dedicando ogni stanza ad un colore diverso: l’ingresso è rosso carminio, le opere sono scure, l’arredamento è un mix tra grandi pezzi di design come la sedia rosso blu e le poltrone stile Luigi XVI e pezzi creati dall’artista stesso, che completano lo spazio. Alle pareti le opere sono incorniciate da antiche cornici dorate a testimonianza di quanto l’arte classica possa entrare in sinergia con quella moderna e contemporanea.  La principale sala d’esposizione al piano terra è la sala arancio: pareti e quadri sono di questo colore e grandi finestre rafforzano l’effetto. Al centro della stanza troviamo un salotto di poltrone Blow- Zanotta del 1967, e l’immancabile giradischi Brionvega degli anni ’70. E’ la sala dell’avanguardia, della conquista dello spazio: la pittura esce dalla tela classica in cui era relegata nei primi 50 anni del ‘900, va oltre, si fa spazio e dimensione, attraverso opere chiamate dall’artista stesso Trumeau. L’arte, libera dal vincolo dello spazio, si distacca dalla parete stessa e si fa scultura. La stanza fa proprie, coniuga e rielabora le principali correnti degli anni ’60 e ’70, dalla passione per l’ignoto e la ricerca di nuove forme di vita, fino agli anni delle rivoluzioni culturali giovanili in cui moda arte e design esplorano nuovi concetti. E quindi anche le opere di Notari, ispirate da queste tematiche si tingono di forme immaginifiche, “uccelli-sole”, extraterrestri, pianeti, ufo.

Spostandoci al piano interrato, si trova la terza sala espositiva della casa, un grande salone rosso che si sviluppa in due ambienti separati da un grande camino circolare color arancio progettato dall’artista. Questa è la parte della casa dedicata alle presentazioni e alle mostre durante gli incontri che vengono organizzati con i collezionisti. Le opere sono grandi, in particolare in quest’ala sono esposte le opere religiose e spirituali. Notari ha dedicato parte della sua arte alla religione cristiana, reinterpretando e dando nuova forza alla fede che da sempre lo accompagna nel suo percorso. I suoi quadri infatti riescono ad andare oltre la fisicità di Gesù riuscendo a raffigurare lo spirito e la forza di Dio.

Infine, il secondo piano è dedicato allo studio dell’artista, il vero cuore pulsante della casa d’arte. È un ambiente ampio, il soffitto è altissimo e l’ambiente è luminoso. Alle pareti sono appese le opere preferite, tutte le altre sono impilate a decine in ogni angolo della stanza. È questa la sala in cui la creatività dell’artista prende forma: il cavalletto è, per dimensioni e posizione, vero protagonista della stanza, mentre il piano tavolozza (a vista) è pieno di miscugli di colori e sfumature. C’è il tavolo dei pennelli, il tavolo dei pastelli dei gessi e delle tempere, anch’essi nella loro disposizione sembrano opere d’arte. In questa parte della casa il colore ha conquistato gli spazi. In ogni angolo ci sono cartelle ed aprendole si scoprono meravigliose opere a tempera e a china di tutte le dimensioni, su carta finissima. Salendo la scalinata che si erge nel mezzo dello studio c’è una stanza “segreta”, dove sono raccolti oggetti provenienti da tutto il mondo e da tutte le epoche. Qui la luce che domina il resto della casa lascia spazio ad una nostalgica penombra: è la stanza della storia e dei ricordi, un archivio di opere storiche, quelle che hanno per l’artista un particolare significato emozionale personale e familiare.

Questo è il mondo di Romano Notari artista della luce e del calore e della sua meravigliosa casa d’arte.

 

Elettra Esibizione per Agenzia Stampa Italia

Continua a leggere