“Strisce di stelle”: il giornalista Dario lo Scalzo racconta il mondo d'oggi, tra conflitti, globalizzazione e nonviolenza

DARIO(ASI) Un moderno "Novellino". O meglio, un Moderno "Cunto de li cunti" basiliano: dove una cornice a volte molto realistica,a volte , invece, quasi surreale accoglie storie aventi tutte per denominatore comune una visione del mondo fortemente olistica, e un progetto di vita - e di lotta politica – fortemente ispirato alla nonviolenza integrale (quella del Mahatma Gandhi, di Aldo Capitini, di Martin Luther King), al pacifismo nel senso migliore del termine, all' ambientalismo senza utopismi nè integralismi, al “Movimento Umanista” dell' argentino Mario Rodriguez Cobos, alias “Silo” (1938- 2010), oggi diffuso in gran parte del mondo e dotato, soprattutto in Cile e in Argentina, anche di specifico peso politico.


Questi i tratti distintivi di "Strisce di stelle" ( Firenze, Multimage ed., 2018, pp. 188, €. 10,00): raccolta di racconti di Dario Lo Scalzo, giornalista, scrittore e videomaker specializzato nei temi di Nonviolenza e diritti umani, collaboratore di varie testate - come anzitutto l'agenzia di stampa internazionale "Pressenza" - e della tv della Svizzera italiana RSI, già relatore anche a varie conferenze sui diritti umani presso le Nazioni Unite di Ginevra.
Molto vario il contenuto dei racconti, la cui ambientazione spazia dal Mediterraneo all' Asia Orientale, dagli USA all' Africa ( Lo Scalzo ha visitato, in tanti anni di attività, almeno 60 Paesi).Ne “L'ulivo chiacchierone”, il giovane Danilo, professionista affermato ma fortemente alle prese col “male di vivere”, trova conforto parlando dei suoi problemi con ...un albero d'ulivo: che lo sorprende rivolgendogli la parola, e poi invitandolo a riflettere sulla pretesa ingiusta ( anche quando fondata su una lettura superficiale delle Scritture religiose) dell'uomo di fare da Padrone della terra e dell' intero universo. Ne “L'asimmetria del cuore”, l'amore di Francisco per la musulmana Asiya si scontra con la dura realtà della sua scelta per il terrorismo integralista di stampo islamico ( la ragazza, tra i sostenitori europei del Daesh, si farà saltare in aria all' interno dell' Ambasciata francese di Damasco). In “Un sogno all'orizzonte della vacuità”, la relazione, invece, tra Assia e Fadel deve fare i conti con l'inferno della Libia del dopo Gheddafi, tra masse di emigranti in partenza e lager sperduti nel deserto.”Ai confini della vita” è centrato su una significativa esperienza di premorte, seguìta dal ritorno alla vita: come nei tanti casi analizzati, a suo tempo, da studiosi quali Raymond Moody Jr., Jean.Baptiste Delacour, Karlis Osis, e altri. “Le vie dell' amore sono infinite” affronta poi i delicati temi sia delle unioni civili che delle famiglie allargate: partendo dalla consapevolezza dell' amore, in tutte le sue forme, come unica forza veramente capace di cambiare il mondo.

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