Abruzzo: intervista allo scultore Antonio Di Campli, originario di Castel Frentano (Ch)

DEAMAJAVIGNALIDICAMPLI(ASI) Pennapiedimonte (Ch) – Fino al 31 agosto 2017 si svolgerà a Pennapiedimonte, borgo in pietra alle pendici del massiccio della Maiella, immerso nel verde della Riserva naturale Feudo Ugni , la XXIV edizione della “Sagra del Cinghiale”, uno degli eventi enogastronomici più conosciuti d'Abruzzo.

Quest'anno, nel museo della Torre Civica è possibile visitare anche la mostra con le crezioni in bronzo, marmo e pietra della Maiella dello scultore frentano Antonio Di Campli, una voce autorevole del panorama artistico abruzzese.

 

Nella sua carriera ha realizzato alcune opere importanti, tra cui: il Monumento “Emigrante” di Capracotta (Isernia), finanziato dai Capracottesi nel mondo, e in particolar modo da quelli emigrati in Canada e negli Stati Uniti (2007); la scultura commemorativa in memoria del Magistrato Mario Amato (Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma, assassinato dai “Nuclei Armati Rivoluzionari” nel 1980), collocata in Viale Jonio, realizzata con la pietra della Maiella che grazie all'artista frentano è stata portata nella capitale (2010); e infine nel 2015, sempre nell'Alto Molise, l'altorilievo scolpito sulla roccia di Capracotta “Papa Francesco incontra Papa Celestino V”.

A tal proposito, noi lo abbiamo incontrato nella Torre Civica di Pennapiedimonte per conoscere da più vicino la sua attività, ponendogli alcune domande:

Chi è Antonio Di Campli?

“Sono nato nel 1962 a Castel Frentano, ma vivo a Lanciano. Nel mio paese natale ho il mio studio – laboratorio. Ho iniziato la mia attività all'età di 11 anni nella bottega di marmista di mio padre, incidendo il marmo e percorrendo i primi passi verso la scultura. Finita la scuola, ho iniziato l'attività di scultore ispirandomi ai maestri che hanno creato stili particolari per la lavorazione della pietra, del bronzo e del legno. Nel 1993, sono tornato agli studi frequentando l'Accademia di Belle Arti di Foggia e L'Aquila, conseguendo il Diploma Accademico di Scultura”.

 

A cosa si ispira con la sua arte e quali sono i suoi soggetti preferiti?

“Sono profondamente attratto dalla figura femminile, magica e misteriosa. Nel percorso evolutivo stilistico il corpo nella sua metamorfosi assume linee e forme rigide di rigorosa geometria”.

 

Quali sono i suoi prossimi proggetti artistici?

“Scolpirò le pareti in roccia naturale di Pennapiedimonte, con scene tratte dalla mitologia e dalle tradizioni di questo posto,dando così risalto al borgo del centro storico”.

 

Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia

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