Film da vedere. "Avengers: Infinity War" di Anthony e Joe Russo

avangers(ASI) L’Universo Marvel al suo completo ed al suo meglio; sbarcato al cinema il terzo capitolo della saga dei fratelli Russo si è subito imposto come l’apoteosi del blockbuster.

Infinity war raccoglie un cast infinito di star e inanella un innumerevole serie di sequenze ricche di suspence e azione, nonché si pone come punto d’arrivo di un lungo viaggio nell'universo Marvel iniziato col primo Iron Man nel 2008.

Quel che è certo è che la pellicola dei fratelli Russo è un caso unico nella storia del cinema. Due ore e ventinove minuti di pure emozioni, durante le quali ogni personaggio viene caratterizzato a dovere e si ritaglia il giusto spazio e coinvolgimento nella sceneggiatura, il che ci porta ad omaggiare di un doveroso plauso gli autori.
La prospettiva spaziale della storia è enorme, gli eroi nel susseguirsi delle vicende abbracciano tutto il cosmo, dalla Terra alla luna di Saturno, creando una luccicante e gigantesca giostra da Luna Park su cui si sale, consapevoli che provocherà una tempesta di sensazioni di ogni tipo, gioia, euforia, adrenalina a mille e in alcuni casi anche tristezza.
Il diciannovesimo film del Marvel Cinematics Universe annovera una lista di attori infinita, c’è Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Paul Bettany, Chris Pratt, Benedict Cumberbatch, soltanto per citarne alcuni.
Ma il protagnista numero uno, vero e proprio fulcro di quest'ultimo capitolo di “Avengers” è Thanos, il nemico di tutti gli eroi Avengers, colui che da solo possiede potenzialità tali da portare morte e distruzione in qualsiasi pianeta, meravigliosamente interpretato da un Josh Brolin sugli scudi. L’attore è stato magnifico nel cogliere l'essenza personaggio e lo ha reso credibile ed estremamente umano agli occhi dello spettatore.
Ed è proprio per sconfiggere Thanos e neutralizzarne le intenzioni che gli eroi dello shield si sono riuniti, alternandosi con una sincronia impeccabile e risultando perfettamente complementari grazie al magistrale lavoro compiuto dai 2 registi, che avevano già dimostrato grande dimestichezza nell'universo Marvel nelle loro 3 precedenti pellicole: gli ultimi 2 capitoli di “Capitan America” ed “Ant-man”.
Il compito più arduo è risultato quello di trovare un equilibro all’infinita architettura di trame e personaggi al fine di incastrarli in maniera fluida e non macchinosa, ebbene questo cubo di rubick è stato brillantemente risolto dai fratelli Russo, gli oltre 2 miliardi di dollari di incassi ne sono stati la logica e meritata conseguenza.

Alessandro Antoniacci –Agenzia Stampa Italia

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