Si apre oggi a Roma il Nordic Film Fest 2017

nordicfilm copy(ASI) Si apre questo pomeriggio presso la Casa del Cinema di Roma nella cornice di Villa Borghese la sesta edizione del Nordic Film Fest che si chiuderà domenica 7. La prima proiezione riguarderà un classico del cinema finlandese, Il Bianco Pastore Di Renne (1952) di Erik Blomberg.

La rassegna, a cura delle rappresentanze diplomatiche dei paesi scandinavi, di quella d’Islanda di Parigi e con la collaborazione del Circolo scandinavo della Capitale, ha lo scopo di promuovere la filmografia dei paesi nordici ed ha già ottenuto un buon riscontro di pubblico e critica nelle edizioni precedenti.

Oltre alle proiezioni, in lingua originale con sottotitoli in italiano e a ingresso libero, il programma prevede presentazioni e incontri con ospiti internazionali (registi, attori, produttori, sceneggiatori). Il tema principale della rassegna di quest’anno sarà “Il viaggio”, articolato in tutte le sue declinazioni.

L’edizione 2017 consta di 14 pellicole e omaggia la bandiera del popolo Sámi in occasione della ricorrenza del primo Congresso Nazionale dei Sámi che si è svolto il 6 febbraio del 1917 a Trondheim in Norvegia e saranno molti i film e i corti che condurranno gli spettatori nella terra dei Sámi.

Quest’anno inoltre la rassegna verrà arricchita, nei due giorni finali dall’edizione romana del festival di cultura nordica Be Nordic, organizzato dalle quattro organizzazioni ufficiali turistiche dei Paesi Nordici (VisitDenmark, Visit Finland, Innovation Norway e VisitSweden), per la prima volta a Roma dopo il successo delle edizioni milanesi.

Evento collaterale dell’edizione 2017 sarà la mostra fotografica che si è aperta lo scorso 27 aprile per chiudersi il prossimo 23 maggio,Donne forti luce tenue – Un percorso nella storia del cinema finlandese realizzata in occasione dei 100 anni dell’indipendenza della Finlandia che racconta i cambiamenti nei rapporti fra uomini e donne nelle diverse classi sociali e fra le città e le aree rurali dagli anni Trenta agli anni Sessanta.

Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia

 

 

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