Il 6 Gennaio, il 120° anniversario della proiezione "L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat " dei fratelli Lumière

(ASI) Parigi – E' ormai consuetudine affollare le sale cinematografiche durante le vacanze natalizie, per l'uscita dei nuovi film. Ma, perché il cinema fa uscire spesso le nuove produzioni proprio in questo periodo?

Sicuramente, da una parte c'è una ragione organizzativa ed economica, ma c'è probabilmente anche una motivazione simbolica e storica.

Infatti, pochi sanno che il Il 28 dicembre del 1895,  il cinema ha compiuto120 anni.  Infatti, è stato l'anniversario della prima  proiezione sperimentale in pubblico dei fratelli Auguste e Louise Lumière .

Il primo cortometraggio della storia, si intitolava " Uscita dalla fabbrica" e venne proiettato al Grand Café del Boulevard des Capucines di Parigi.

Il filmato,mostrava  delle donne francesi che uscivano dal lavoro, presso la fabbrica Lumière di Lione,  video che suscitò grande scalpore nell'opinione pubblica, perché all'epoca  la donna era relegata ancora in una posizione di subordinazione sociale ed economica nei confronti dell'uomo.

Ancora più clamore e successo destò l'opera più famosa dei Fratelli Lumière, cioè " L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat ", pellicola 35 mm, in bianco e nero, muto, della durata di 45 secondi circa , girato nel 1895 nella stazione della città costiera di La Ciotat , proiettato il giorno dell'Epifania del 1896. Questa fu la prima proiezione diciamo veramente “ufficiale”.

Particolarità di questo film, l'inquadratura angolata e non frontale, come invece avveniva solitamente nei primissimi film.  Tutto ciò, permetteva un effetto di “profondità di campo”, con una straordinaria messa a fuoco del treno in arrivo, sia in lontananza sia in primo piano. I personaggi entrano ed escono liberamente dalla scena, senza un personaggio o un'azione principale.

Questo effetto di “profonndità di campo” sbalordì gli spettatori che fuggirono nel panico alla scena dell'arrivo del treno in stazione, temendo di essere investiti dalla locomotiva a vapore.

All'epoca, nessuno era abituato alle immagini in movimento. Dal 1896 è passato tanto tempo: si sono succeduti grandi attori, registi e nuove tecnologie hanno rinnovato il cinema, ma l'interesse per la cinematografia non è mai venuto meno.

 Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia

 

 

 

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