Cinema. "Jurassic World": Quando l'uomo si diverte con la genetica

(ASI) A distanza di ventidue anni dal primo capitolo, ritorna nei grandi schermi il parco dei dinosauri dal nome di Jurassic World.Diretto da Colin Trevorrow, con Steven Spielberg quale produttore esecutivo, la pellicola è un insieme di thrilling, fantascienza ed avventura.

E' anche una commedia, senza però tralasciare le cose più importanti: la suspance e la paura.  

Jurassic World è il parco di dinosauri che il milionario Hammond riuscì a creare 22 anni prima, ma che fu costretto a chiudere.

Riaperto nel 2005 sotto la proprietà di Simon Masrani (interpretato da Irrfan Khan), Claire Dearing (Bryge Dallas Howard), responsabile principale del parco, oltre ad occuparsi dell'arrivo dei suoi nipoti Zack e Gray, deve gestire la nuova attrazione del parco per aumentare i visitatori.

La creatura in questione è un nuovo dinosauro geneticamente modificato, dal nome di Indominus Rex. L'animale è un mix di vari DNA di Tirannosauro Rex, Velociraptor e anche di animali normali come seppie, raganella e serpente.

Peccato che questo nuovo predatore grazie alla sua sorprendente intelligenza, riesce a uscire dal recinto, e con molta ferocia uccide tutto quello che trova nel suo cammino.

Claire si affida a Owen Grady (Chris Pratt), addestratore di velociraptor per risolvere il problema, anche se con l'entrata di altri antagonisti, i pericoli diventano sempre più complessi, mettendo a rischio l'incolumità del parco e dei visitatori.

Atteso da anni dai fan, Jurassic World è riuscito a stupire anche i più scettici, e a chi credeva che il film sarebbe stato un flop.

Senza considerare i sequel (Il Mondo Perduto del 1997 e Jurassic Park 3 del 2001), il finale del primo capitolo ha lasciato una domanda: tutto quell'investimento di Hammond andrà perduto per sempre?

La risposta l'abbiamo avuta con il film di Trevorrow, che ci ha dato la conferma che l'idea di un parco per dinosauri non è stato buttato e anzi, con Masrani è diventato sicuramente più moderno e affidabile, grazie anche all'esperienza e dagli errori commessi nel passato.

Errori che però, sono stati commessi di nuovo.

Ma non per mancanze tecniche, bensì per l'egoismo di andare oltre il limite. Quando già Ian Malcolm denunciava Hammond nel giocare troppo con la genetica, Masrani supera il suo predecessore creando l'Indominus Rex, il dinosauro che per intelligenza e per mole fisica, è indubbiamente la creatura più forte e pericolosa tra tutti i film di Jurassic Park.

La pellicola diviene anche una denuncia nelle nuove strategie militari, in quanto uno degli antagonisti Vic Hoskins (interpretato da Vincent D'Onofrio) pensa di usare i dinosauri, ed in particolare i Velociraptor, come nuove macchine da guerra.

Con i sorprendenti effetti speciali della computer grafica e senza pause, il film lascia lo spettatore incollato allo schermo fino alla fine, aggiungendo quel coinvolgimento emotivo che può coprire anche i piccoli difetti nei dialoghi, fin troppo fuori luogo e banali.

E nel finale non poteva mancare il Tirannosauro Rex, quello che anche nel primo film si è reso protagonista, riconfermandosi ancora una volta il vero punto cardine di tutta la saga.

Sarà sopratutto lui a salvare gli umani.  A dimostrazione che Jurassic world  appartiene solo ai dinosauri.

Carlo Sampogna - Agenzia Stampa Italia

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