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Un film su Terzani finanziato dai suoi lettori
(ASI) E’ possibile che degli spettatori possano dar vita a un film? Adesso sì e questo grazie al regista e giornalista Mario Zanot. Documentarista di lungo corso per la Rai, regista di seconda unità in film di successo quali Baaria di Giuseppe Tornatore e Habemus Papam di Nanni Moretti, al regista lombardo, che ha avuto tra l’altro l’onore di intervistare per ultimo Tiziano Terzani, è venuto in mente l’idea di realizzare un film su quest’ultimo. Serve un milione e mezzo di euro (in parte sono stati raccolti attraverso delle serate di un tour in tutta Italia), e Zanot potrà dare vita a uno dei progetti cinematografici più incredibili che ci siano mai stati, nonché contribuire a creare un film di un certo livello culturale. Ovviamente non tutto si può fare su Terzani, vista l’intensità della vita del giornalista e per questo Zanot ha deciso di attenersi principalmente all’opera più riuscita “Un indovino mi disse”. Segnare il passaggio da inviato di guerra a uomo di pace e le divergenze tra l’intellettuale Terzani e l’uomo Tiziano sono le linee chiave di quest’opera la cui sceneggiatura oltre che dallo stesso Zanot ha ricevuto l’approvazione della moglie di Terzani e di Giuseppe Tornatore. E’ un progetto ambizioso e difficile le cui riprese saranno tra il Vietnam, la Cambogia, la Cina, la Germania e la Svizzera, manca ancora la scelta cardine di chi interpreterà Terzani, ma se qualcuno dei lettori di questo articolo volesse contribuire con una donazione (così da essere inseriti nei titoli di coda) e indicare un nome, Mario Zanot  e il suo staff saranno ben lieti di accogliere i vostri suggerimenti. A tal proposito per chi fosse interessato si consiglia di vedere il sito www.unindovinomidisse.it. Il cinema ormai è un dominio di pochi e si possono proporre solo certi tipi di soggetti, Mario Zanot sfida tutto e tutti in nome di un grande uomo, un grande intellettuale, un grande uomo di pace che si chiamava Tiziano Terzani e che alcuni dirigenti del cinema definiscono “passato di moda”. Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia

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