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Francesco Nuti… Vengo da lontano.

 

(ASI) Questo è il titolo del documentario dedicato al grande attore e regista Francesco Nuti che dopo una depressione nel 2006 a causa di un incidente domestico è uscito dal mondo dello spettacolo. Francesco però è ancora vivo e seppur non presente. Mario Canale, grande amico e in questo caso biografo di Nuti, meglio non poteva fare questo lavoro che rappresenta tutti i lati della personalità di Nuti. Il lato divertente, la sua passione per le donne e per il biliardo e la sua malinconia. Nel corso del documentario si dà molto spazio alle dichiarazioni di Francesco che ricorda quando all’ultimo anno del liceo scoprì l’amore per il teatro, che divenne sempre più forte. Da qui il salto al cinema e i successi al botteghino che lo avevano fatto diventare l’attore italiano più ricco. Oltre agli interventi divertenti di un legatissimo Alessandro Genovese che definisce Francesco come “l’amico del cuore” e senza il quale non avrebbe mai scelto questo mestiere, di Haber, Pieraccioni e Verdone che ne hanno esaltato oltre le qualità umane le qualità artistiche di attore e soprattutto di regista, mettendo in evidenza quanto feeling avesse Nuti con la macchina da presa. E’ carina la frase di Francesco “recitare con una donna è come andarci in vacanza insieme”, e questo fa capire il forte legame che instaurava con le sue colleghe di cui menziona particolarmente Barbara De Rossi che definisce la Terra, Giuliana De Sio il fuoco e Ornella Muti la Luna. Molto spazio ha in particolar modo la De Sio che ha ricordato le fragilità di Francesco che si contrapponevano al grande talento. Tutto è andato bene fino al flop con il tanto desiderato Occhio di Pinocchio. Da qui è iniziata la parabola discendente che l’ha portato verso l’anonimato e che probabilmente se chiediamo a qualche giovane chi è Francesco Nuti, non saprebbe cosa rispondere. Eppure tanti si sono ispirati a lui e potrebbe ricordare un Benigni solo con una vena più malinconica e meno comica, nonostante che Nuti si ritenesse un comico, ma molti suoi amici lo avrebbero visto come un grande attore drammatico. E’ forse stato questo uno dei momenti più toccanti del Festival, grazie anche alla bravura di Canale, ma non poteva essere da meno visto la grandezza di Francesco Nuti, un attore e un regista che manca al cinema italiano e che speriamo torni presto. Sei grande Cecco.

 

Voto: 10

Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia

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