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Cresce il malessere fra i commercianti ternani

(ASI) Un malessere che progressivamente prende corpo e assume una forma sempre più definita quello degli esercenti ternani. Al coro dei negozianti già intervistati si aggiunge quello di una signora, da quasi un decennio operativa nel centro storico e costretto ad assistere al degrado di una delle zone più antiche della città.

Accanto ad una situazione già difficile, si aggiungono lordura e abbandono. La Confcommercio ha, negli ultimi giorni, fatto un fuoco di sbarramento contro un'amministrazione posta sotto accusa per la scarsissima tutela di commercianti che si sentono trattati come limoni da spremere.Una battaglia, certo, ancora lunga ma alla quale cominciano ad aderire più anime.Sentiamo, ora, cos'ha da dirci la professionista che ha accettato di rispondere alle nostre domande.
 
Da quanti anni gestisce un'attività in C.so Vecchio?
 
Ho la mia attività a Corso Vecchio da quasi 9 anni. 

Negli ultimi anni ha assistito ad un miglioramento o ad un peggioramento del potere d'acquisto dei ternani?
 
 In questi anni ho visto dimezzare il potere d acquisto dei ternani, spendendo per lo stretto necessario.Il tenore di vita dei ternani si è visibilmente impoverito e le istituzioni locali peggiorano solo la situazione.
 
Le isitituzioni locali? Perché?
 
Non agevolano noi commercianti, anzi ci mettono i bastoni tra le ruote per svolgere la nostra attività in tutte le maniere! Tasse esose, vie bloccate come fortezze inespunabili, telecamere in tutti gli angoli della città pronte a far multe e terrorizzare il cittadino che vorrebbe provare a venire a fare un giro in centro senza spendere decine di euro per 3 ore di parcheggio!
 
A suo avviso quale il motivo di una logica così antiproducente?
 
E' chiaro che c' è una politica che vuole spingere la gente ad andare nei centri commerciali o nelle strutture sorte in periferia.
 
Seguendo questa linea, il centro si spopolerebbe non solo di clienti, anche, è ovvio, di chi in centro lavora...

 
... esatto! Andando avanti di questo passo il centro sarà popolato sempre piu' di stranieri. Già ora negozi cinesi aprono continuamente nei locali piu' grandi e con affitti impossibili per noi, ma evidentemente non per loro, che pagano subito ed in contanti. Agli esercenti locali cosa restano? Oltre alle spese già alte adesso anche il divieto (pena multa salata) se si espone un cartello pubblicitario in vetrina. La pubblicità è l'anima del commercio... se ci tolgono anche quella!
 
Ritiene che, per lo meno a livello di pubblico decoro, la situazione nel centro storico sia sostenibile?
 
Macché! Una città sempre più sporca e piena di delinquenza come mai vista negli ultimi anni. Si affacci in Corso Vecchio dopo le 20, a saracinesche abbassate: una via vuota (brutta cosa se si pensa che fino ad anni non sospetti era uno dei più bei punti di Terni) eccezion fatta per sbandati ed extracomunitari... una donna sola non può muoversi tranquillamente, evita certe strade, capisce?
Il centro è in pieno declino, basta guardarsi intorno, ormai noi ternani siamo in minoranza e contiamo sempre di meno! Tra qualche tempo, tra non molto, dovremo farci gli occhi a mandorla per integrarci!

 

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