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Cibo italiano. Patrimonio dell'Unesco

 “La data odierna rappresenta una pietra miliare nel progressivo percorso di affermazione della dieta mediterranea quale stile di vita che la nostra civiltà offre alla conoscenza e fruizione di fasce sempre più ampie di popolazione mondiale”.


Così Enzo Lavarra, presidente del forum Politiche agricole del Pd, ha commentato la decisione del Comitato Intergovernativo della Convenzione sul Patrimonio immateriale dell'Unesco di iscrivere all’unanimità la dieta mediterranea nella prestigiosa lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità.

"La dieta mediterranea è espressione diretta di una millenaria civiltà che ha saputo fondere competenze produttive e gastronomiche con valori culturali quali la convivialità e il piacere della degustazione, trovando un equilibrio che rende il nostro regime alimentare espressione diretta, se non sinonimo, di benessere, qualità e salute. Questo riconoscimento – continua Lavarra – non potrà che avere significativi riflessi positivi tanto sul lato economico, quanto su quello culturale e sociale. Si apre adesso, in un certo senso, la fase più difficile e impegnativa, quella che, a partire da questa certificazione di qualità ci obbliga ad una ulteriore sfida in termini di aggregazione ed integrazione fra le diverse espressioni della dieta mediterranea, sempre a partire dal faro del miglioramento qualitativo”.

“A conclusione di questo importante iter, ritengo sia giusto ringraziare tutti quanti si sono resi protagonisti, a livello nazionale e comunitario, di questo articolato percorso giuridico e culturale. Il miglior modo di celebrare questo risultato credo sia quello di rinnovare l’impegno di valorizzazione della dieta mediterranea. Già da domani – conclude Lavarra – saremo al lavoro per raccogliere i frutti di questo riconoscimento”.

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