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 Sciopero TRENORD del 27 nov 2011
Oggi TRENORD si è fermata grazie alla protervia degli amministratori che non vogliono ascoltare la voce dei lavoratori.
La partecipazione allo sciopero dell’OrSA è stata altissima (oltre l’80%), erano anni, anche in occasioni di scioperi unitari, che non si riscontravano queste adesioni.
Qundo si registrano, in alcuni impianti punte della quasi totalità di adesione (98%) e con una media di oltre l’80% significa che non sono i lavoratori a seguire il sindacato, ma bensì questa diventa una protesta collettiva, dove il sindacato interpreta la volonta' dei lavoratori.
Questa è la protesta dei ferrovieri Lombardi, di TRENITALIA e delle LeNORD, che non ci stanno ad azzerare la loro professionalità con questa nuova TRENORD.
Un’azienda che con il regime del terrore (si annunciano giornalmente licenziamenti), con la prepotenza contrattuale (accordi non rispettati) e con la voglia di caporalato (premi e punizioni con i “capetti”) vuole dominare il rapporto con i dipendenti, con i loro rappresentanti per nascondere le inefficienze dovute anche e soprattutto a disorganizzazioni gestionali.
Nonostante le evidenti criticita' intende adottare il sistema IVU inaccettabile, elude il confronto con le rappresentanze dei lavoratori per l’organizzazione di nuovi orari e linee di lavoro, modifica unilateralmente l’organizzazione del settore Produzione con immotivati stravolgimenti, dispone trasferimenti dei lavoratori senza regole e accordo preventivo, esternalizza la manutenzione dei rotabili. A tutto ciò si aggiunge alla mancanza del CCNL scaduto da 3 anni. Altrettanto per l’Accordo Aziendale, proposte per l’ACCORDO NOVITA’ di TRENORD non condivisibili e, dopo pochi giorni, sconfessa il VERBALE TECNICO del 17 giugno 2011. Dipendenti con CCNL diversi tra loro e peggio con lo stato giuridico di riferimento ancora differente, Normative Pensionistiche diseguali anche per la pensione complementare; questa è TRENORD??
Ai cittadini lombardi si sta chiedendo più soldi per i biglietti, si propongono meno treni con i tagli governativi, peggiorando l’affidabilità che vede casi di ritardi causati da incapacità gestionali (ad esempio vedi ghiaccio sulle linee di alimentazione elettrica), ci resta soltanto di vedere ancora treni gelidi d’inverno e bollenti d’estate, nonostante gli 880 milioni di euro spesi dalla regione, per fare davvero bingo, anzi TREBINGO !!
Ci scusiamo con i cittadini e con i viaggiatori per il disagio, ma purtroppo se non vi sarà un cambio di rotta degli amministratori gli scioperi e le proteste continueranno.
Milano, 27 novembre 2011

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