Alba Fucens: il fenomeno dei due soli e il tempio templare

sole2(ASI) Massa d'Albe - Siamo stati l'altro giorno a visitare L'Alchimista del Borgo, struttura ricettiva, punto di riferimento turistico, culturale ed enogastronomico, sita nel borgo medievale su uno sperone di roccia sopra Alba Fucens, l'antica città italico - romana nel Comune di Massa d'Albe, fondata dagli Equi, il cui toponimo "Alba del Fucino" è dedicato alle antiche divinità solari come Apollo, di cui ci sono i resti di un tempio nelle fondamenta della Chiesa di San Pietro, probabilmente un tempio templare in Abruzzo.

Alba Fucens è un luogo magico dove si sviluppa una alchimia particolare fra il visitatore e l'ambiente circostante, in cui le vestigia dell'antico passato italico - romano prima, medievale poi, si fondono col firmamento, col verde delle colline e il granito del Velino che domina la vallata del Fucino, dietro cui si staglia l'astro solare i cui raggi che lambiscono le antiche rovine, con un gioco cromatico fanno risaltare le originali forme.

 
Alba Fucens è un luogo esoterico, ricco di misteri, tra cui il più famoso é l'apparizione dei due soli nel firmamento, raccontato da Tito Livio nel 28esimo libro dei 35 su 150  che ci sono pervenuti dell'opera "Ad Urbe Condita". Come racconta lo storico romano del I secolo d.C. nel 206 a.C. nel cielo della città si diceva che fossero stati visti due soli affiancati. “et Albae duo soles visos ferebant...", suggestivo evento legato a un fenomeno scientifico che gli scienziati hanno ribattezzato "luna del cacciatore" (hunter’s moon) che si verifica quando la luce solare entra in collisione con i cristalli di ghiaccio presenti nell’atmosfera a temperature bassissime anche vicino a  - 25° sotto lo zero e sole non più alto di 10° sopra l’orizzonte.
 
Un altro mistero riguarda la Chiesa di San Pietro che si crede possa essere stato un tempio dei Cavalieri Templari, sia perché in passato la chiesa era di proprietà dei Benedettini, l'ordine monastico più vicino ai Templari, sia perché nel luogo di culto ci sono simboli che fanno pensare a ciò, come le maschere mostruose, i fiori e gli animali all'esterno, ma, soprattutto, nella cripta dove c'è un misterioso sarcofago  medievale vuoto e senza coperchio, in pietra scolpita con tre simboli sacri ai Templari, come un agnello, una croce e una rosa.
 
Venire a visitare questo posto, una vera antica opera d'arte naturale e antropica, é una esperienza unica che fortifica lo spirito e ritempra l'animo umano dallo stress della vita moderna quotidiana. 
 
Cristiano. Vignali - Agenzia Stampa Italia
 
 
 

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