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Libia. Scaroni agrodolce: per l'Italia nessuna preoccupazione petrolio, ma a rischio gas

(ASI) Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, nei giorni scorsi ha effettuato iniezioni di ottimismo a quanti, in Italia, temono uno stravolgimento dei favorevoli accordi italo-libici circa l'approvvigionamento di petrolio per il nostro Paese.

Tuttavia nelle scorse ore, durante la trasmissione "Tg2 Dossier" di cui era ospite, lo stesso Scaroni ha ventilato qualche preoccupazione in più sul fronte del rifornimento di gas dalla Libia all'Italia.

"Sul fronte del petrolio non vedo preoccupazioni - ha affermato il numero uno di Eni -, un tema da studiare con più attenzione è quello del gas". "Riceviamo dalla Libia - ha spiegato - circa il 10% del gas che consumiamo nel nostro Paese". Per questo motivo Scaroni auspica una rapida riapertura del Greenstream per far riprendere le esportazioni di gas libico in Italia. La ragione principale del suo viaggio, previsto per domani a Bengasi, è dunque questa ma non solo. "Lunedì andiamo in Libia - ha concluso Scaroni - a garantire al Consiglio transitorio una prima fornitura di benzina e di gasolio che manca sia in Cirenaica che in Tripolitania".

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