Gestione del capitale naturale: il Parco presenta i suoi progetti. A Preci giovedì e venerdì esperti a confronto sul tema Sibillini e biodiversità

piana castelluccio(ASI) È un incontro importante quello che si terrà nei giorni di giovedì 7 e venerdì 8 marzo, a Preci in Umbria, sul tema “La gestione del capitale naturale nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini”. La sede è quella dell’agriturismo “Il Collaccio”, in località Castelvecchio.

Numerosi esperti e stakeholders saranno chiamati a confrontarsi sulle diverse esperienze in tema di biodiversità che il Parco Nazionale dei Monti Sibillini sta portando avanti ormai da anni, grazie anche al sostegno del Ministero dell’Ambiente.

direttore bifulco“Abbiamo voluto fare il punto sui vari progetti di conservazione della biodiversità attivati nel territorio del Parco. Si parlerà del camoscio appenninico e del lupo, così come della trota e degli anfibi, passando per il Chirocefalo del Marchesoni, la coturnice e la gestione del cinghiale: tutti argomenti che hanno una ricaduta diretta sul territorio dei Sibillini, sia in termini di ricerca scientifica che di economia. Perché il Parco è anche turismo sostenibile e produzioni agro-alimentari, che si alimentano proprio del valore della sua ricchezza naturale”. Così il direttore, Carlo Bifulco, sottolinea il senso dell’iniziativa: “era importante che si ritornasse a parlare del Parco per quelli che sono i suoi aspetti qualificanti, ossia il capitale naturale, che va salvaguardato e valorizzato. E, da questo punto di vista, possiamo dire che il Parco Nazionale dei Monti Sibillini gode buona salute”.

Ad aprire i lavori, alle 15.30, saranno il presidente f.f. del Parco, Alessandro Gentilucci, e il Sindaco di Preci, Pietro Bellini. A seguire comincerà la prima sessione con diversi interventi in programma. Alle 18 vi sarà poi la presentazione del libro “Antonio Orsini 1788-1870. Passato e presente in continua evoluzione”, una ricerca curata da Maria Luce Sestili che racconta l’esperienza del naturalista e patriota ascolano Antonio Orsini, infaticabile botanico, giardiniere e agronomo il cui nome fu attribuito ad una vipera, la vipera Ursinii appunto, rara ma presente in alcune zone dell’appennino centrale.

Venerdì 8 marzo, dopo i saluti del presidente della Comunità del Parco, Domenico Ciaffaroni, proseguiranno gli incontri per tutta la mattinata fino alla tavola rotonda del pomeriggio, coordinata dal vice presidente di Europarc Federation, Paulo Castro, e che vedrà la partecipazione di esponenti delle istituzioni, del mondo scientifico e delle associazioni ambientaliste e dei produttori agricoli. Le conclusioni saranno affidate a Franco Ferroni, consigliere del Parco ed esperto di biodiversità, che ha fortemente voluto questa iniziativa.

“Era importante aprire una finestra sul grande lavoro che i nostri tecnici e collaboratori conducono quotidianamente sul piano scientifico” chiosa il presidente Gentilucci. “È un servizio costante di controllo e monitoraggio che serve ad assicurare quel giusto equilibrio che sempre dobbiamo perseguire tra uomo e natura, nonostante le condizioni non ottimali che il terremoto ci ha lasciato.”

L’incontro è pubblico e si concluderà la mattina del 9 marzo, per chi vorrà, con una escursione guidata sul sentiero Natura di Preci.

 

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