Trasporti.“Il Mosaico” all’attacco: “Ferro e asfalto come girone dantesco. L’Umbria non comincia a Perugia”.

Fcu abbandono(ASI) Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa ufficiale dell’associazione “Il Mosaico”. Dopo la chiusura, e la riapertura parziale del viadotto Puleto, lungo la E45, la caduta di tutti i cronoprogrammi per la riapertura completa della ex Ferrovia Centrale Umbra, l’associazione “Il Mosaico”, da anni impegnata sul territorio della Valle del Tevere, lancia la propria offensiva in tema di infrastrutture. Bersaglio: la politica che ha permesso e collaborato al disfacimento delle infrastrutture viarie umbre.  

 “Il rapporto di Legambiente “Pendolaria 2018” apparso nei giorni scorsi nella stampa nazionale e locale ha messo in luce, anche se non ce ne era bisogno, i pesanti ritardi infrastrutturali umbri rispetto alle altre regioni italiane .L’Umbria e’ penultima davanti alla Sicilia nella classifica dell’investimento su infrastrutture ferroviarie e, mentre in Italia aumenta il numero di chi utilizza treni regionali al Nord, da noi..

Una politica fallimentare quella dei trasporti( e non solo quella), che ha isolato completamente l’Alta valle del Tevere, dal resto dei centri della Regione, per non parlare del resto d’Italia. Una  spregiudicata politica dei campanili quella fatta, a Perugia un Frecciarossa per i pendolari di serie A ,a  Spoleto  un bel Freccia Argento, Terni con piu’ collegamenti con la capitale, tutto bene per carità, peccato che nel frattempo l’Alta Valle del Tevere sia rimasta isolata, nel quieto disinteresse dei politici locali, sempre vigili  e solidali a parole, un tantino meno concreti nei fatti.

Da S. Giustino, perche’ da qui parte l’Umbria, e non da Perugia, piu’ di quattro ore per arrivare a Terni, e non parliamo di arrivare a Roma ,perche’ chi ha la responsabilita’ degli orari in Regione non ha minimamente pensato alle coincidenze….roba da matti, o peggio, roba da sudditi ( per i pendolari di SERIE B ).

In compenso però, se parliamo di asfalto..

È la colpa a chi la diamo? A quella pletora di politici, amministratori, pseudo-dirigenti  di entrambi gli schieramenti che nel corso degli anni hanno permesso il vergognoso degrado dell’unica infrastruttura viaria  di interesse nazionale del nord dell’Umbria?

No, diamo la colpa al sig. Tizzi che si è permesso di denunciare l’evidenza, come avrebbero dovuto fare i suddetti amministratori (a proposito, sig. Tizzi, tutta la nostra solidarietà, e se le fa piacere l’iscrizione ad Honorem alla nostra associazione)

Tornando alla ferrovia, abbiamo appreso che si sta formando in questi giorni un comitato di utenti stanchi di questa situazione e delle tante promesse non mantenute. L’Associazione il Mosaico stara’ assieme a loro a rivendicare un diritto fondamentale della nostra Costituzione, il  Diritto alla mobilita, cosi come stara’ sempre al fianco dei tanti Sig. Tizzi che esercitano in maniera consapevole il loro ruolo di cittadino.

A quale girone di dantesca memoria sono condannati i pendolari FCU e i fruitori della E45?

Alla prossima per parlare di buche, di E78,delle condizioni dei passi di Bocca Trabaria e Bocca Serriola”.

Il gruppo Agenzia Stampa Italia è a disposizione per qualsiasi richiesta di replica. Il presente comunicato non rappresenta necessariamente le idee del gruppo editoriale Agenzia Stampa Italia.

Alexandru Rares Cenusa – Agenzia Stampa Italia

 

 

 

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