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Ustica. A 31 anni dal disastro, un testimone afferma: "Duello aereo sulla Sila"

(ASI) Nel trentunesimo anniversario dalla strage di Ustica, contestualmente alle consuete richieste di verità da parte dei vertici istituzionali, appare un nuovo misterioso testimone desideroso di rivelare interessanti elementi.

 

Il testimone oculare racconta per la prima volta il duello aereo che si svolse nei cieli della Calabria, a Sellia Marina, in provincia di Catanzaro, la stessa notte in cui l'aereo Dc-9 Itavia cadde dai cieli di Ustica. L'uomo, che ha chiesto riservatezza circa la sua identità ma che si dice pronto a testimoniare davanti ai magistrati, si trovava in vacanza in un albergo della cittadina calabrese, quando "prima di andare a cena eravamo sul terrazzo con mia moglie. Guardavamo le montagne della Sila, erano le 21:05, massimo le 21:10". Prosegue il testimone: "Guardavamo in direzione di Sersale e in lontananza, proprio verso la Sila, si vedevano come dei fuochi d'artificio. La cosa strana era che erano solamente orizzontali: raffiche velocissime che avevano lo stesso colore della luce emessa dalle lampadine a filamento, e quei bagliori sono durati almeno un minuto. Ho guardato meglio, c'era ancora luce, e ho visto che c'erano degli aerei in salita verso Crotone: ho avuto la sensazione che uno rincorresse l'altro sparandogli. Dopo alcuni minuti, forse cinque, ma anche meno, ne ho visti altri due, li ho sentiti arrivare alle mie spalle, potrebbero aver sorvolato Catanzaro, venivano da Sud-Sud-Ovest. Volavano a bassissima quota, a pelo d'acqua e paralleli in direzione di Capo Rizzuto".

L'uomo ha rilasciato le dichiarazioni a Fabrizio Colareti, un giornalista che cura un blog su internet; inoltre ha espresso anche un convizione: "Sono sicuro, quelli sul mare erano dei caccia militari, colore verde mimetico e sotto le ali non avevano coccarde. Negli anni successivi mi sono documentato, ho guardato decine di foto, per me erano due F-16. Poi mi hanno detto che di quel colore li avevano solo gli israeliani".

Conclude la sua testimonianza con degli interrogativi: "A Sellia Marina, a due passi dall'albergo dove alloggiavo quella sera, in quegli anni c'era una base americana: qualcuno è andato a chiedere se videro qualcosa? Ho appreso anche altro: alcuni militari in servizio in una base della nostra Aeronautica a Milazzo, dopo quella notte, furono trasferiti a Firenze, è vero?". "Certo - conclude il nuovo testimone - una convinzione me la sono fatta ma, ovviamente, è solo la mia opinione. Sicuramente quei caccia che inseguivano il Mig, erano degli F-16 e se non sbaglio gli unici ad avere quel velivolo nel 1980 erano gli israeliani. Perché nessuno li ha tirati in ballo? Non ho mai sentito parlare degli israeliani, sempre dei francesi e degli americani?".

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