“Amatrice nel cuore”, il concerto a un anno dal terremoto

amatrice nel cuore copy(ASI) Amatrice – E’ la montagna tra Amatrice e Campotosto ad ospitare il concerto-evento “Amatrice nel cuore”, in ricordo delle vittime del terribile terremoto che ha colpito Amatrice e i tanti comuni del centro Italia. Una ferita ancora aperta con tanto ancora da fare in queste zone che ancora oggi soffrono e stentano a ripartire


Amatrice ad un anno dal tragico evento non si ferma e grazie a questo evento riesce a riunire migliaia di persone pervenute da tutta Italia per assistere ad un concerto davvero unico, in mezzo alla natura e alle montagne, una location quella di Cardito (km 28,500 della Strada regionale 577 del lago di Campostosto) davvero suggestiva che vede un pianoforte a coda poggiato sul prato, gli strumenti non amplificati, le voci e la musica di Gianni Morandi, Carmen Consoli, Irene Grandi, Mannarino, Tosca e Luca Barbarossa direttore artistico dell’evento, con il supporto della Social Band di Stefano Cenci al pianoforte e Claudio Trippa alle chitarre.
Il concerto è stato pensato come momento di festa e di aggregazione nell’ambito del progetto “SIAE per Amatrice”: in questo modo la Società Italiana degli Autori e degli Editori vuole sostenere concretamente la ripresa delle attività formative e culturali di Amatrice, e per questo ha siglato un protocollo d’intesa con il Comune laziale colpito dal sisma dello scorso 24 agosto, la località più danneggiata – sia in termini di vite umane che di patrimonio storico artistico – tra le tante che sono andate parzialmente o totalmente distrutte in seguito ai terremoti che la scorsa estate hanno colpito l’Italia Centrale.
I cinque artisti inviatati da Barbarossa hanno accettato con entusiasmo l'invito a esibirsi gratuitamente, e durante tutto l’evento hanno accesso i cuori delle migliaia di persone accorse ad Amatrice ripercorrendo i grandi successi che li hanno contraddistinti nella loro carriera musicale.
Tre ore (dalle ore 15:00 alle 18:00) di grande musica che ha sconfitto la paura e il dolore di una terra che ha voglia di ripartire.

Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia

 

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