Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Recinzioni elettrificate a difesa del bestiame: pubblicata la graduatoria dei beneficiari

LogoPNMS(ASI) "Online i nomi delle aziende che potranno beneficiare dei fondi necessari a risolvere uno dei problemi più sentiti per gli allevatori. Ora i capi di bestiame potranno di nuovo godere degli spazi aperti in una modalità protetta dagli attacchi dei predatori.

È stato appena pubblicato sul sito dell'Ente Parco (www.sibillini.net) l'esito del bando, con relativa graduatoria, riguardante l’assegnazione di contributi per la realizzazione di recinti mobili elettrificati a protezione di ovini e caprini all'interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Al bando hanno partecipato 21 aziende zootecniche, ma solo per 12 di esse è stato possibile accogliere la domanda in base al budget disponibile. In quest'ottica fondamentale è stato il sostegno delle Aziende del Gruppo Martini di Loggiano, le quali, anche attraverso iniziative di autotassazione dei propri dipendenti, hanno messo a disposizione dei fondi che hanno permesso risolvere una situazione di emergenza che rischiava di aggravarsi. A loro va il sentito ringraziamento dell'Ente Parco. Per le restanti richieste sono stati comunque garantiti fondi derivanti da successivi contributi che hanno reso possibile ampliare il numero dei beneficiari. Nonostante la situazione di emergenza il Parco Nazionale dei Sibillini ha garantito tempi rapidi per la costituzione della graduatoria, consapevoli delle enormi difficoltà post sisma nelle quali versano molte aziende zootecniche del territorio.

La necessità di usufruire di recinzioni elettrificate rappresenta uno dei temi più sentiti per gli allevatori, i quali dopo il lungo inverno che ha conosciuto il crollo di stalle a causa del terremoto e delle abbondanti nevicate, si sono trovati nelle condizioni di dover garantire la sicurezza per gli animali allevati.

Con la stagione estiva alle porte i capi di bestiame potranno di nuovo godere di spazi aperti in una modalità protetta dagli attacchi dei predatori, in particolare del lupo, specie simbolo dell’Appennino, che si nutre soprattutto di ungulati selvatici contribuendo a limitare il numero di cinghiali e a mantenere gli equilibri ecologici, ma che può talvolta predare anche animali domestici nei casi in cui questi non siano adeguatamente difesi". Lo dichiara con una nota l'Ufficio Stampa del Parco dei Monti Sibillini

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