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Un Gheddafi con origini italiane

 

(ASI) Nella difficile situazione attuale in cui si trova la Libia, viene fuori, anche se tra misteri, un Gheddafi italiano. Sì italiano e addirittura battezzato. Del Raìs ebreo già si conosceva, visto che se ne era parlato tempo fa quando una signora anziana di nome Rachel Tammam, israeliana di origine libica, raccontò che Gheddafi era figlio di sua zia, di nome Razale Tammam.

 

Una signora ebrea che dopo essere diventata maggiorenne, sposò un musulmano, scontrandosi così contro il volere del padre. Ma torniamo alla notizia delle origine italiane del Raìs.

Ad asserire questa tesi è la signora Mary Pace, avanti con gli anni, che nel suo libro di prossima uscita intitolato “Il segreto di Gheddafi” (Book Sprint Edizioni), racconta proprio come Muammar Gheddafi sarebbe il figlio naturale di un italiano.

Un ufficiale italiano che tra gli anni Trenta e Quaranta si distinse per molte operazioni militari, tra le quali molte in Libia.

Nel libro, la stessa autrice, racconta di come sfuggì ad un sicario armato di pugnale nel 1997, mentre era in missione investigativa in Libia. Nel libro cita, oltre ad una giornalista romana e al padre del suo medico, anche il console boliviano con poteri speciali presso la Santa Sede, Riccardo Sindoca, vicino al mondo degli 007.

Racconta di una giovane libica affascinante, la futura madre di Gheddafi, la quale sarebbe stata sedotta appunto da un ufficiale italiano e che, ancora in fasce, avrebbe portato il piccolo sino a Venezia dove sarebbe stato battezzato.

Questo, a detta di Mary Pace, spiegherebbe l’eterno conflitto del Raìs nei confronti della madre italiana.

Dalle tesi di Mary Pace, la giornalista romana che le rivelò questo segreto, era stata a Venezia per apprendere maggiori informazioni in merito a questa storia segreta. La giornalista conosceva il sacerdote che aveva battezzato Gheddafi e la parrocchia.

Oltre a questa testimonianza, c’è da aggiungere anche quella di Ambrogio Spaziani, padre del medico di Mary Pace, soldato in Libia.

Proprio Spaziani racconta all’autrice di una ragazza libica, di suo figlio e del volo di Venezia. E nel libro la Pace dice che proprio quando voleva approfondire notizie in merito a queste tesi, fù informata che Gheddafi ordinò di far distruggere ogni prova.

Il console Riccardo Sindoca va in aiuto di Mary Pace dicendo che quanto detto dall’autrice del libro, trovano riscontro certo dalle notizie da egli stesso apprese dopo tanti anni di onorato servizio.

Non resta che acquistare, a questo punto, il libro per poter meglio capire questo vero segreto.

Davide Caluppi- Agenzia Stampa Italia

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