(ASI) Di fa ancora più grave la crisi che dal 2008 si è abbattuta sul Madagascar.
Dopo l'esclusione del presidente Marc Ravalomanana, eletto nel marzo 2009, da parte di Andry Rajoelina appoggiato dalla popolazione e dall'esercito, ieri, mentre circa 8 milioni di abitanti votavano per una nuova Costituzione, il generale Natale Rakotonandrasana, ex capo delle forze armate, insieme ad una ventina di ufficiali ammutinati, ha lanciato un appello di un prossimo colpo di stato.
Estero: Madagascar: golpe militare contro Rajoelina
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Da questa mattina sono incominciati i negoziati per evitare il golpe, e gli ammutinati comperti dall'anonimato hanno fatto sapere che se questi non verrano intavolati si entrerà in una fase ancora più dura del regime.
Dalla sua il Capo di Stato Rajoelina, dopo aver definto la situazione sotto controllo, ha affermato: "Ci sono velleità di disordini da parte di alcuni che vogliono mettere i bastoni tra le ruote della transizione, ma lo stato si assumerà le sue responsabilità di fronte agli ammutinati".
Intanto sono stati registri colpi d'arma da fuoco intorno al palazzo presidenziale di Antananarivo dopo che Rajoelina aveva denunciato il fallito golpe militare
