Federazione Russa - A Mosca una mostra celebra l'attrice Eleonora Duse

duse(ASI) Si apre domani al Museo Statale di Storia Russa Contemporanea, la mostra "Eleonora Duse e Vera Komissarzhevskaja. Due dive allo specchio", organizzata da istituzioni e importanti musei russi e italiani e dall'Istituto Italiano di Cultura di Mosca.
Il percorso espositivo si presenta come una narrazione della vita e dell'attivita' artistica di due grandi protagoniste della scena teatrale dello scorso secolo, entrambe accomunate da un medesimo afflato verso le nuove frontiere del teatro e della recitazione, attraverso l'elaborazione del metodo del realismo psicologico. Le due attrici si conobbero a San Pietroburgo nel 1896 e negli anni furono legate da stima reciproca.
Il corpus della mostra si articola in piu' sezioni: una dedicata a Eleonora Duse (1858-1924), a cura di Maria Ida Biggi, direttore del Centro Studi per la ricerca documentale sul Teatro e Melodramma Europeo, e di Marianna Zannoni, ricercatrice presso lo stesso Centro, che ha ricostruito le numerose tournee internazionali di Eleonora Duse. Tra le piu' fortunate quelle in Russia (nel 1891, nel 1896 e nel 1908) che danno agio di seguire l'evoluzione del suo teatro e la parabola del suo successo. In una lettera alla sorella del 1891, Anton Cechov scrisse queste parole: "Ho proprio ora visto l'attrice italiana Duse in Cleopatra di Shakespeare. Non conosco l'italiano, ma ella ha recitato cosi' bene che mi sembrava di comprendere ogni parola; che attrice meravigliosa!".
"Questa mostra", ha affermato Olga Strada direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Mosca "rappresenta un ulteriore passo nello studio di quel territorio di idee e fermenti che tra XIX e XX secolo diedero vita in Europa a una geografia culturale comune. Non solo nell'arte, nell'architettura, nella letteratura, nella musica c'e' stata una comunanza e un dialogo creativo tra l'Italia e la Russia, ma anche nel teatro si era creata una sorta di comunione di ispirazioni, di cui Eleonora Duse e Vera Komissarzhevskaja, assurgono a emblema".

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