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Libia. Gheddafi: Sarà un inferno

(ASI) Continuano i bombardamenti della coalizione sul suolo libico: nella notte circa 40 bombe sono state sganciate su Tripoli dagli Stealth americani, mettendo fuori uso una base aerea controllata dalle milizie di Gheddafi. Le forze fedeli al leader libico invece sono entrate a Misurata, sotto il controllo dei ribelli, bloccando i rifornimenti.

Il bilancio provvisorio delle vittime conta circa 90 morti nella città di Bengasi mentre, secondo la tv pubblica libica, sarebbero migliaia i civili uccisi nel tentativo di proteggere la base del Rais dalle incursioni.

Nel secondo giorno dell'offensiva dell'operazione "Alba dell'Odissea" torna a parlare il Colonnello, promettendo vendetta. "E' in corso una crociata contro il mondo islamico e la Libia in particolare"- ha affermato Gheddafi ai microfoni della tv di Stato -"La nostra terra ci è stata data da Dio, e non ve lo lasceremo prendere. Le mire dell'Occidente sono rivolte al nostro petrolio, coloro che ci opprimono saranno sconfitti ed i raid che stiamo subendo, sono atti terroristici: si combatte sul terreno con una battaglia e non con gli attacchi di questo tipo. La nostra terra sarà un inferno, sconfiggeremo con l'aiuto di Allah il partito di Satana". Gheddafi non si è risparmiato di lanciare un invettiva anche contro l'Italia definendolo un Paese traditore; nel frattempo il Ministro della Difesa Ignazio La Russa ha annunciato, durante la trasmissione "In 1/2h", che gli otto aerei messi a disposizione dal contingente italiano alle forze alleate, entreranno in azione oggi sotto un unico comando.

Intanto arriva la condanna della Lega Araba verso i raid aerei in quanto, a loro avviso, sarebbero andati oltre gli obiettivi prefissati: "Il nostro fine era esclusivamente l'istituzione di una zona interdetta al volo"- ha affermato il segretario generale della Lega, Amr Mussa aggiungendo- "Quello che vogliamo è proteggere i civili, non bombardarne altri".

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