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Chavez propone una commissione di pace per mediare tra l’Occidente e Gheddafi

(ASI) Il Venezuela pronto a creare una coalizione di nazioni vicine alla Libia per mediare la crisi, mentre Caracas avverte sulle intenzioni americane di invadere il paese arabo.

 

Il presidente Hugo Chavez ha parlato con Muammar Gheddafi riguardo la creazione di un blocco di paesi amici per aiutare a trovare una soluzione alla crisi libica, ha detto il Ministro dell’informazione del Venezuela.

Il presidente del Venezuela, che ha stabilito stretti legami con Gheddafi e rifiuta di condannarlo per il suo giro di vite contro i ribelli, ha parlato lo scorso martedì con il leader libico, ha diffuso Andrés Izarra attraverso Twitter.

Il Venezuela ha di nuovo allungato la mano verso i suoi alleati in America Latina e anche oltre, per discutere riguardo la creazione di un gruppo di nazioni alleate – soprannominata “commissione di pace” – per mediare la crisi.

ll Venezuela non rivela ufficialmente cosa Gheddafi abbia risposto a questa proposta. Il Ministro degli esteri, Nicolàs Maduro, ha detto che la creazione di un blocco di questo tipo potrebbe aiutare a risolvere la crisi libica, aggiungendo che il suo governo ritiene che la diplomazia – piuttosto che la minaccia militare – potrebbe essere usata per porre termine alle violenze dilaganti nelle nazioni del Nord Africa.

Maduro ha criticato le posizioni ufficiali di Stati Uniti e Unione Europea per aver adottato politiche tese ad isolare Gheddafi e volte a far crescere la tensione aprendo alla possibilità di un aiuto militare ai ribelli libici. Politiche di questo genere “puntano a dare l’autorizzazione verso un’invasione imperialista nei confronti del popolo libico”, ha detto Maduro secondo quanto dichiara l’agenzia stampa di Stato AVN.

Chavez – che condivide con Gheddafi una simile antipatia verso Washington – ha detto di non voler cadere nella pressione internazionale che vuole condannare il leader libico, e ha avvertito che gli Usa avrebbero intenzione di preparare un’invasione militare della Libia, riporta il quotidiano inglese The Guardian.

“Speriamo che ne prossimi giorni si potrà creare una commissione di stati alleati che andrà a parlare col colonnello Gheddafi così come con le opposizioni che hanno preso le armi in alcune regioni” ha detto Maduro. In un discorso che ha riscosso grandi favori da parte della folla a Tripoli mercoledì scorso, Gheddafi si è scagliato contro l’Europa e gli Usa per le loro pressioni verso la sua caduta, ammonendo che “migliaia di libici moriranno” se le forze armate Usa e quelle della Nato interverranno nel conflitto.

Chavez ha stabilito buoni rapporti diplomatici con la Libia e ha visitato il paese arabo molte volte. Gheddafi premiò Chavez nel 2004 con il riconoscimento annuale come difensore dei diritti umani per la sua battaglia contro “gli effetti dell’imperialismo e i nemici per la libertà, interni ed esterni”. Durante una visita lo scorso anno in Venezuela, Gheddafi piantò la sua tenda fuori dell’hotel durante un incontro tra i leader dei paesi del Nord Africa e dell’America Latina. Gheddafi ricevette inoltre un regalo speciale da Chavez: una replica della spada che una volta apparteneva all’eroe del 900 leader dell’indipendenza venezuelana, Simon Bolivar.

Le opposizioni in Venezuela hanno fortemente criticato Chavez per i suoi stretti rapporti con Gheddafi. Agli inizi della scorsa settimana, una coalizione di partiti di opposizione hanno avvertito che la mancanza di una condanna ufficiale da parte del governo Chavez nei confronti del giro di vite violento di Gheddafi, starebbe rovinando la reputazione del Venezuela all’estero. Il leader dell’opposizione Gustavo Azocar ha protestato affinché Chavez chieda a Gheddafi di restituire la replica della spada di Bolivar, dicendo che il governo dovrebbe spiegare perché “è stata data la spada di un liberatore, Simon Bolivar, ad un assassino come Gheddafi”.

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